Sardegna, spiagge aperte dal 18 maggio per i sardi, dal 15 giugno per i turisti: finalmente potremo riandare al mare, il presidente della Regione Sardegna, Christian Solinas, intervenendo ai microfoni di “Un giorno da pecora“, condotta da Giorgio Lauro e Geppi Cucciari su Rai Radio 1, ha infatti dichiarato che intende riaprire le spiagge ai residenti il 18 maggio, mentre traghetti e aerei potrebbero ripartire dal 15 giugno.
Attenzione però, non c’è ancora nulla scritto nero su bianco, si tratta infatti solo dell’ auspicio del governatore sardo, che adesso dovrà trovare forma attraverso un’apposita ordinanza, che verrà verosimilmente firmata entro il prossimo weekend.
L’auspicio è di poter riaprire le spiagge per i residenti già da lunedì 18, evitando l’assembramento e il sovraccarico.
Christian Solinas
E’ infatti lo stesso Solinas, all’interno della medesima intervista, a mettere le mani avanti:
E’ necessario un approfondimento che stiamo portando avanti col comitato tecnico scientifico e spero entro questa settimana di avere linee guida certe.
Christian Solinas
Dopo l’accordo raggiunto tra Governo nazionale e Regioni infatti, queste ultime avranno potere di decidere sulle eventuali aperture partire dal prossimo lunedì.
Perché i sardi potranno andare in spiaggia prima dei turisti? Perché al momento i porti e gli aeroporti sono chiusi al normale traffico passeggeri, ma Solinas spera di poter riaprire la Sardegna ai turisti dopo il 15 giugno.
Noi speriamo di poter riaprire ai turisti dopo il 15 giugno, nel frattempo stiamo approntando un sistema di controlli adeguato.
Christian Solinas
Si discute ancora del così detto passaporto sanitario, cioè della certificazione di negatività al Covid-19 sulla base di un tampone effettuato al massimo una settimana prima della partenza. Si pensa infatti che presto i laboratori saranno in grado di svolgere questi test anche per i privati, d’altronde pure la Grecia pensa alla medesima misura e i fondi pensione tedeschi si sono detti disponibili a garantire l’esecuzione del tampone prima della partenza dei propri assistiti.
Al contempo resta valida l’alternativa dei test rapidi da eseguire nei porti e negli aeroporti all’arrivo dei viaggiatori in Sardegna.
Ricordo che sono uscite oggi anche le linee guida ufficiali degli esperti per vivere le spiagge in sicurezza durante la prossima estate. A tal proposito lo stesso Solinas si è detto preoccupato, specie in relazione alle centinaia di chilometri di spiagge aperte:
La mia preoccupazione è trovare un sistema efficiente che garantisca a chi va in spiaggia di trovare una situazione tranquilla e il rispetto delle distanze.
Christian Solinas
Copyright: la foto copertina è nostra e ritrae una spiaggia del lido di Orrì in Ogliastra. Potete usarla soltando citando e linkando questo blog e senza togliere la firma impressa sulla foto.
This post was published on 12 Maggio 2020 19:04
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Buongiorno, sono lombarda. Amo la Sardegna, il suo mare, la sua gente. Non ho avuto il covid19 ed ho rispettato la quarantena per mesi e le regole imposte con la mia famiglia. Le vacanze nella vostra bella isola, di solito, a giugno. Mi sono interessata, ma al momento, nessun laboratorio garantisce la tempistica per avere esito del tampone entro 7 giorni. Mi sembra anche ingiusto spendere fior di soldi privatamente. Non vorrei rinunciare, ma francamente, se le regole non fossero chiare, sicure e convenienti, dovremo ripensarci.
Buongiorno,
ribadisco il mio concetto che i Tamponi non si riescono a fare, e se anche si riuscissero a fare per la metà di giugno cosa che ritengo improbabile visto che siamo in Italia e i turisti non sono ne calciatori ne politici, se avranno dei costi esorbitanti non li farà nessuno.
Evidentemente Solinas (che ha lo stipendio assicurato) non si interessa degli imprenditori sardi e dei molti lavoratori stagionali che vivono di turismo, l'importante che poi a fine stagione non vada a chiedere sovvenzioni per il mancato afflusso turistisco.
Non resta che annullare le prenotazioni in corso.