Ricetta dei ravioli ripieni di carciofi: la Sardegna, oltre che per le spiagge da sogno, sta diventando anno dopo anno sempre più famosa anche per la sua cucina e i tanti prodotti di qualità. Tra questi ultimi da annoverare il “Carciofo Spinoso di Sardegna Dop“, che si produce in tutta l’isola dal Sulcis al Medio Campidano, dall’ Oristanese alla Nurra e alla vallata del Coghinas, basta seguire il percorso delle sagre del carciofo in Sardegna.
Io stesso sono cresciuto a Villasor, uno dei massimi centri ortofrutticoli dell’isola,tra i più rinomati per la produzione dei carciofi stessi, che di solito si trovano sul mercato da novembre a maggio.
Bene, oggi vi presento una ricetta di famiglia, i ravioli fatti a mano ripieni di carciofi sardi, stavolta si tratta di una ricetta non particolarmente veloce e per la quale si richiede un minimo di esperienza in cucina. E’ una ricetta che si può anche preparare in più fasi, noi ad esempio abbiamo cucinato i carciofi per il ripieno il giorno prima. Se non sapete fare la pasta o non ne avete il tempo, allora vi consigliamo dei ricetta dei conchiglioni ai carciofi sardi (lumaconi o cannelloni vanno ugualmente benissimo).
La versione che abbiamo preparato noi per l’occasione, e che vedete nelle foto (proviamo sempre le ricette prima di pubblicarle anche quando non sono di famiglia) sono nella versione in bianco, condita con olio evo, carciofi fritti (l’abbiamo fatta vegetariana, ma potete aggiungere dell’ottima bottarga di Cabras).
Per la pasta:
Per il ripieno:
Per condire:
Pulire i carciofi, affettarli sottilmente e metterli in acqua acidulata.
Soffriggere aglio e cipolla tritati.
Aggiungere i carciofi e rosolarli a fiamma alta. Dopo circa 5 min. insaporire con l’alloro, buona parte del prezzemolo tritato, le foglioline di maggiorana e di timo. Salare, pepare e far cuocere a tegame coperto, per 10-15 minuti circa (i carciofi devono essere al dente).
A fine cottura aggiustare di sale e pepe.
Quando i carciofi sono freddi aggiungere le uova sbattute e i formaggi, un poco di prezzemolo tritato, regolare di sale e pepe. Tritare un po’ il composto con il minipimer senza ridurlo in purea.
Preparare la pasta all’uovo e farla riposare per circa un’ora in luogo fresco. Quindi stenderla in una sfoglia sottile un po’ lunga e adagiarne la metà sullo stampo per ravioli, riempire gli incavi con il ripieno e sovrapporre con la parte di sfoglia restante. Pressare con il mattarello, rovesciare su un vassoio coperto di cartaforno e spolverato di semola, e terminare di separare i ravioli con la rotella dentata.
Proseguire fino al termine degli ingredienti.
Preparare un piatto da portata cospargendolo con un po’ di sugo caldo.
Lessare i ravioli in abbondante acqua salata per alcuni minuti, scolarli con la schiumeruola e metterli nel colapasta. Disporli a strati sul piatto da portata alternati con il sugo e parmigiano o pecorino. Servire caldi.
I ravioli possono essere congelati, prima direttamente nei vassoi, coperti con uno strato di pellicola per alimenti (avendo cura di non sovrapporre i vassoi per non schiacciare i ravioli). Una volta congelatisi, per fare spazio nel congelatore, i ravioli possono essere conservati nelle apposite bustine da freezer sigillate (meglio ancora se con la data sopra). Al momento dell’utilizzo, i ravioli possono essere buttati ancora congelati nell’acqua bollente salata.
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This post was published on 6 Maggio 2020 11:52
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