Turismo

Sardegna, niente più tampone prima della partenza per i turisti!

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Sardegna, non sarà più necessario il tampone prima della partenza per i turisti: facciamo un passo indietro, il comitato scientifico che consiglia il Presidente della Regione Sardegna, Christian Solinas, nelle sue decisioni ai fini di limitare il contagio del coronavirus Covid-19, aveva suggerito un doppio test per i viaggiatori in arrivo nella nostra isola, una volta riaperti porti e aeroporti al normale traffico passeggeri. Si sarebbe dovuto esibire l’esito negativo del tampone molecolare al momento dell’imbarco nella penisola, quindi all’arrivo si sarebbe dovuto eseguire un secondo test, stavolta di quelli rapidi.

Una proposta che aveva subito scatenato, anche su questo blog, una valanga di proteste, perché era praticamente possibile, oltre che costoso, riuscire a fare dei tamponi molecolari entro 7 giorni dalla partenza. Così ieri il Presidente Solinas:

L’ipotesi di un passaporto sanitario con tampone effettuato non più di sette giorni prima della partenza che certifichi la negatività al Covid-19, per quanto ancora alo studio, appare non praticabile perché i test non sono liberalizzati in tutti i laboratori.

E allora? si punta sullo sviluppo di strumenti diagnostici che partono dalla saliva e rendono più semplice la possibilità di certificare la negatività, proprio gli scienziati del Comitato tecnico scientifico stanno monitorando tutte le piattaforme e gli studi in proposito. Insomma, ancora nulla di certo, siamo ancora nel campo delle ipotesi.

Apertura spiagge in Sardegna:

In compenso si va verso una riapertura delle spiagge della Sardegna, è sempre Solinas a spiegare come si stia verificando quale sia la possibilità di accedere all’acqua attraverso percorsi sicuri, speriamo di riuscire a risolvere questo nel più breve tempo possibile.

Il problema è quello di riuscire ad evitare assembramenti, specie sulle spiagge più famose e frequentate. Penso ad esempio al Poetto di Cagliari, frequentatissimo anche in inverno, figuriamo in primavera.

Copyright: nella foto copertina la splendida Cala Cipolla a Chia, la foto è nostra, usatela pure, senza togliere il nostro logo.

This post was published on 5 Maggio 2020 10:00

Guarda i commenti

  • Sono un medico e vengo in Sardegna, avendo casa , da 40 anni...posso fare qualche valutazione..:
    1) In tutta Italia non è possibile, allo stato attuale, fare Tamponi privatamente (al di là che fare un tampone 7 giorni prima, non salva dalla possibilità che una persona si possa infettare 1 ora o 1 giorno dopo..)
    2) I Test rapidi presentano una grande percentuale di falsi positivi ( valendo poi lo stesso concetto cui sopra)
    3)Effettuare dei test all'arrivo vorrebbe dire, per legge, che al riscontro di un positivo (magari falso), si dovrebbe mettere in quarantene per 14 giorni tutti i passeggeri del volo o del traghetto..
    4) Unica cosa sensata il termoscanner alla partenza ed eventualmente all'arrivo (più importante alla partenza), e semmai la app per tracciare gli spostamenti successivi..

  • Buongiorno,
    sono residente in Lombardia e ho una seconda casa ad Agrustos, mi è sembrata fortemente limitativa la scelta iniziale di dover fornire esito di tampone negativo non più vecchio di 7 gg, anche se da un certo punto di vista corretto. I problemi che si riscontrano sono essenzialmente 2, l'impossibilità di eseguire il tampone, di fatto non ci sono strutture private abilitate ne ho contattate alcune, ma la risposta è sempre la stessa il secondo sono i costi elevati, ho letto che il test ha un costo ipotetico di un euro, se va bene viene fatto pagare 100 euro. Io sono favorevole ai tamponi che secondo me sono l'unica soluzione per identificare i positivi e isolarli per il tempo necessario e quindi ridurre la circolazione del virus, ma come al solito in Italia di predica bene e si razzola male, si fatica a trovare le mascherine non ci sono i guanti i tamponi meno che meno, non è possibile percorrere questa scelta se non rinunciando di fatto al turismo nell'isola questa estate. Resto in attesa delle nuove disposizioni, ma già ho una critica da fare sulla data di apertura dei porti e aeroporti Il 1° giugno, ma a nessuno è venuto in mente che c'è un ponte e che il 90% dei turisti avevano in programma la partenza il 29 Maggio o il 30 per trascorrere così 4 gg? Non serviva essere scienziati. Buona giornata

Pubblicato da
Daniele Puddu
Tags: Coronavirus

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