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Fase 2, ecco le risposte del governo a tutti i dubbi più comuni (FAQ)

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Fase 2, ecco le risposte del governo a tutti i dubbi più comuni (FAQ): quella di ieri è stata una giornata importante che ci permette di capire concretamente cosa si potrà fare da lunedì prossimo, non solo infatti il presidente della Regione Sardegna, Christian Solinas, ha firmato la proprio ordinanza sulle possibili riaperture in Sardegna, ma il governo nazionale ha diffuso le FAQ relative alla così detta Fase 2.

Cioè la risposta alle domande più frequenti e ai dubbi che a tutti noi sono venuti in relazione alle disposizioni contenute nel Dpcm del 26 aprile 2020 e che regolerà la nostra vita almeno da domani, in tutto il mese di maggio almeno. Vediamo allora di capirci qualcosa di più.

Quando e perché si potrà uscire?

Si può uscire dal proprio domicilio solo per andare al lavoro, per motivi di salute, per necessità (come fare la spesa e fare visita ai congiunti che vivono nella stessa Regione), o per svolgere attività sportiva o motoria all’aperto (l’attività motoria in Sardegna è concessa entro il proprio comune senza il limite dei 200 metri da casa).

Resta inteso che la giustificazione di tutti gli spostamenti ammessi, in caso di eventuali controlli, può essere fornita nelle forme e con le modalità consentite. Insomma, rimane l’autocertificazione, anche in Sardegna.

In ogni caso, tutti gli spostamenti sono soggetti al divieto generale di assembramento, e quindi all’obbligo di rispettare la distanza di sicurezza minima di un metro fra le persone.

La Regione Sardegna permette anche altri spostamenti, come per esempio nelle seconde case per attività di manutenzione delle stesse.

Sono infine consentiti gli spostamenti per incontrare i propri congiunti, che devono considerarsi tra gli spostamenti giustificati per necessità. E’ comunque fortemente raccomandato limitare al massimo gli incontri con persone non conviventi, poiché questo aumenta il rischio di contagio. In occasione di questi incontri devono essere rispettati: il divieto di assembramento, il distanziamento interpersonale di almeno un metro e l’obbligo di usare le mascherine per la protezione delle vie respiratorie.

Quanto all’accesso del pubblico ai parchi, alle ville e ai giardini pubblici è consentito, condizionato però al rigoroso rispetto del divieto di ogni forma di assembramento nonché della distanza di sicurezza interpersonale di un metro. E’ possibile accompagnare un figlio minorenne ma non possono essere utilizzate le aree attrezzate per il gioco dei bambini che, ai sensi del nuovo d.P.C.M., restano chiuse.

Chi sono i congiunti?

Il Governo precisa che i “congiunti” cui fa riferimento il DPCM ricomprendano:

  • i coniugi,
  • i partner conviventi,
  • i partner delle unioni civili,
  • le persone che sono legate da uno stabile legame affettivo,
  • i parenti fino al sesto grado (come, per esempio, i figli dei cugini tra loro),
  • affini fino al quarto grado (come, per esempio, i cugini del coniuge).

Si può fare la spesa? Si può uscire per acquistare beni diversi da quelli alimentari?

Sì, ma solo per acquistare prodotti rientranti nelle categorie di generi di cui è ammessa la vendita, espressamente previste dal Dpcm 26 aprile 2020, la cui lista è disponibile negli allegati del DPCM:

Di conseguenza non è consentita la vendita in negozio (vendita al dettaglio) di tutti i prodotti la cui produzione è ancora consentita.

I negozi e gli altri esercizi di commercio al dettaglio che vendono prodotti diversi da quelli alimentari o di prima necessità e che quindi sono temporaneamente chiusi al pubblico, possono proseguire le vendite effettuando consegne a domicilio, nel rispetto dei requisiti igienico sanitari sia per il confezionamento che per il trasporto, ma con vendita a distanza senza riapertura del locale.

Somministrazione di alimenti e bevande:

Le attività di somministrazione di alimenti e bevande sono sospese, fatta tuttavia eccezione per gli esercizi che effettuano la consegna a domicilio o il servizio da asporto.

Il servizio di consegna a domicilio deve comunque svolgersi nel rispetto dei requisiti igienico-sanitari, sia per il confezionamento che per il trasporto, evitando che al momento della consegna ci siano contatti personali a distanza inferiore a un metro.

Lo stesso dicasi per la vendita da asporto dei prodotti alimentari (per es. coni gelato, cappuccini e tranci di pizza, etc.) che non potranno essere consumati nell’esercizio né in prossimità dello stesso, per evitare assembramenti.

In Sardegna è concessa la vendita di cibo da asporto alle attività di somministrazione di cibo e bevande e alle attività artigianali del settore dolciario e alimentare ma senza possibilità di consumazione in loco.

Università: si possono tenere le sessioni d’esame e le sedute di laurea?

Sì, potranno essere svolte in presenza a condizione che vi sia un’organizzazione degli spazi e del lavoro tale da ridurre al massimo il rischio di prossimità e di aggregazione e che vengano adottate le misure organizzative di prevenzione e protezione indicate dal Dpcm del 26 aprile 2020.

In Sardegna è concessa anche la ripresa delle funzioni religiose.

Leggi tutte le FAQ del Governo!

This post was published on 3 Maggio 2020 09:41

Pubblicato da
Daniele Puddu
Tags: Coronavirus

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