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Ricetta de Su pappai biancu, il budino sardo: dopo il successo della ricetta del Flan di latte, che ha superato i 25 mila like, oggi vi propongo un’altra ricetta tradizionale della Sardegna, un altro dolce antico, sempre della mia bisnonna: “Su pappai biancu“.

Su pappai biancu è il classico budino sardo, ma è presente anche nella tradizione culinaria italiana come “Biancomangiare“. Si tratta di un delizioso dolce al cucchiaio, profumato al limone e all’acqua di fior d’arancio nella versione più tradizionale ma che si presta a essere aromatizzato come si preferisce. È, inoltre, molto semplice e leggero, adatto anche per i bambini.

La ricetta inoltre è molto facile e veloce da preparare, alla portata davvero di chiunque, anche di chi ha poca esperienza in cucina.

Ingredienti (6-8 budini):

Come sempre precisiamo che queste ricette non sono sponsorizzate, cerchiamo di usare sempre prodotti di buona qualità, sardi quando possibile!
  • 1 litro di latte parzialmente scremato (o intero, se lo si preferisce)
  • 7 – 8 cucchiai rasi di zucchero semolato
  • 70 g di amido di grano o di mais (utilizzando l’amido di mais il dolce diventa adatto anche alle persone celiache)
  • La scorza grattugiata di un limone (o mezzo limone a seconda di quanto volete sentirne l’aroma)
  • La scorza grattugiata di 1/2 arancia
  • 1 – 2 cucchiai di acqua di fior d’arancio o una bustina di zucchero vanigliato

Tempi:

  • Tempo di preparazione: 10 minuti
  • Cottura: 15 minuti
  • Guarnizione: 5 minuti (facoltativa)

Preparazione:

Grattugiare la scorza di limone e d’arancia.

In un tegame mettere lo zucchero e l’amido, versare molto lentamente il latte mescolando accuratamente e aggiungere le scorze grattugiate, l’acqua di fior d’arancio o lo zucchero vanigliato, miscelare.

Mettere il tegame sul fornello e far cuocere a fiamma bassa, mescolando continuamente fino a quando inizieranno a formarsi le prime bollicine che annunciano l’ebollizione.

Volendo velocizzare la fase della cottura: mescolare in un tegame l’amido e una parte dello zucchero con un bicchiere di latte freddo. Far riscaldare il resto del latte in un altro pentolino con il resto dello zucchero e le scorze di limone e arancia e farlo riscaldare. Al latte freddo in cui è stato sciolto l’amido, aggiungere lentamente il latte caldo e metterlo sul fuoco a calore molto dolce.

Attenzione: bisogna cuocerlo a fiamma proprio molto bassa, mescolando continuamente con un cucchiaio di legno, perché inizia ad addensarsi abbastanza in fretta, altrimenti si attacca e prende uno sgradevole gusto di bruciato.

Spegnere la fiamma, togliere il tegame dal fuoco e versare subito il contenuto in uno stampo unico bagnato con acqua fredda o liquore o in stampini monodose e lasciarlo raffreddare.

Mettere poi in frigorifero e servire freddo guarnendolo come si preferisce.

Varianti:

In Sardegna si trovano delle ottime fragole, tra le più famose quelle di Arborea e di Alghero, alle quali viene dedicata una splendida sagra. Queste nella foto, che abbiamo utilizzato noi, vengono da Villasor, nel basso Campidano (Sud Sardegna)

Noi abbiamo usato degli stampini monoporzione precedentemente spennellati di limoncello, e, dopo averli sformati, abbiamo arricchito i dolci con una coulis di fragole (una salsa preparata cuocendo per 3 minuti 300 g di fragole tagliate a dadini con 2 cucchiai di zucchero e il succo di un limone piccolo, lasciata poi raffreddare) e fragole fresche.

Si può realizzare anche una coulis di frutti di bosco o di more, o di qualunque altro frutto ci piaccia.

Come altra decorazione, si può utilizzare, a piacere una salsa (o un topping) al cioccolato o al caramello, o al caffè, e così via, come suggerisce la fantasia.

Su pappai biancu, inoltre, avendo una base neutra, si presta a essere aromatizzato come si preferisce, utilizzando, per esempio, anice o sambuca; oppure liquore all’amaretto e decorare il dolce con granella di mandorle o amaretti sbriciolati

Variante per i vegani:

I vegetariani possono mangiarlo tranquillamente, suggeriamo però anche una variante vegana può essere preparata con latte di soia o con latte di mandorla.

Curiosità:

In alcune zone mediorientali, come ad esempio in Libano, in Iran, in Afganistan, è diffuso un dolce molto simile, chiamato “Ferni“, aromatizzato con acqua di rose, vaniglia e semi macinati di cardamomo, guarnito poi con granella di pistacchi non salati o mandorle.

Nella versione iraniana talvolta, invece dell’amido, usano la farina di riso.

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This post was published on 30 Aprile 2020 15:25

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