Sardegna seconda in Italia per il turismo di prossimità!

Sardegna seconda regione italiana per turismo di prossimità dopo la Sicilia: si dice che questa estate in pochi se la sentiranno di fare viaggi lunghi e lontano da casa, quindi, pochi viaggi all’estero e molti weekend e gite fuori porta in località facilmente raggiungibili da casa. Si chiama turismo di prossimità.
Bene, nella speciale classifica del turismo di prossimità la Sardegna è al secondo posto in Italia dopo la Sicilia, non per nulla due isole. La gran parte di sardi e siciliani insomma preferiscono, o sono costretti dalla situazione economica, a passare le vacanze nella propria isola.
In Sardegna il turismo di prossimità riguarda il 29,06% della popolazione, 534mila persone, per una spesa totale di 90 milioni circa. 1 milione di sardi si sono invece recati in Italia e 200 mila all’estero. Si pensa quindi di poter recuperare, in buona parte la spesa turistica di chi avrebbe viaggiato in Italia (100 milioni di euro) o all’estero (28 milioni di euro).
I dati sono quelli raccolti dallo studio condotto da Demoskopika con il T.a.tu.r ( tasso di appartenenza turistica regionale in rapporto ai turisti che trascorrono la vacanza nella regione di residenza sul totale dei vacanzieri residenti di quella regione).
Noi aggiungiamo due valutazioni, la prima è che, vista la crisi, la quota parte di reddito che potrà essere destinata a viaggi e turismo dai sardi probabilmente diminuirà.
Secondo, per turismo di prossimità si intendono gli spostamenti a fini turistici nella propria regione o al limite in quella vicina, comunque non oltre i confini nazionali. Quindi, il fatto di essere un’isola ci penalizza, perché non basta prendere l’auto per spostarsi, ma bisogna prendere per forza una nave o un aereo per raggiungerci, con un ulteriore gradino psicologico da scavalcare ai tempi del coronavirus.