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Ricetta elettronica via smartphone, non serve più recarsi di persona dal medico!

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Ricetta elettronica via smartphone o telefono, non serve più recarsi di persona dal medico: tra le poche cose positive che ci ha portato il coronavirus, sperando che rimanga anche ad emergenza passata, vi è la possibilità di chiedere e ottenere la ricetta al nostro medico direttamente tramite il nostro smartphone, il tutto grazie all’ordinanza della Protezione civile (Ocdpc n. 651 del 19 marzo 2020). Ma come funziona?

Poiché uno dei maggiori luoghi di diffusione del virus sono i luoghi affollati, in specie quelli dove si accalcano persone debilitate, con questa ordinanza si cerca di far andare il minor numero di persone possibile in ambulatorio e dal proprio medico di famiglia. Ricordo che ben 14 medici sono porti finora a causa della pandemia di Covid-19.

Come richiedere la ricetta:

Come ottenere la ricetta medica per posta elettronica, SMS o telefono? E’ tutto molto semplice, il paziente bisognoso di un farmaco, deve contattare il proprio medico con la modalità a distanza che preferisce – con una telefonata, su whatsapp o per email – e chiedere che gli venga rilasciata la ricetta elettronica o dematerializzata, ovvero che gli venga comunicato il numero della ricetta stessa.

Infatti quello che conta è ottenere il numero della ricetta da mostrare al farmacista. Si può chiedere al medico di ricevere tale numero:

  • Allegato a messaggio di posta elettronica: è possibile riceverlo sia all’indirizzo email ordinario sia presso una casella PEC (Posta Elettronica Certificata). Attenzione, il numero della ricetta non dev’essere scritto come testo, ma deve arrivare come allegato.
  • Comunicazione del Numero di Ricetta Elettronica via SMS o altre mobile app che consentano lo scambio di messaggi e immagini. In questo caso il medico può inviare o il numero o il codice a barre della ricetta.
  • Telefonata: il medico si limita a fornire il Numero di Ricetta Elettronica per telefono, una misura pensate per i pazienti più anziani che non padroneggiano l’uso degli smartphone.

Come funziona?

Basta fornire al farmacista il numero della ricetta elettronica. Quando il paziente si reca in farmacia, deve presentare il numero di ricetta e fornire il proprio codice fiscale. In caso di app per lo scambio di messaggi, se il medico vi ha inviato direttamente il codice a barre, vi basterà mostrarlo al famarcista che lo acquisirà tramite scanner.

Ocdpc n. 651 del 19 marzo 2020:

Ecco cosa dice nel dettaglio l’articolo 1 del decreto, il linguaggio è decisamente burocratico:

Al momento della generazione della ricetta elettronica da parte del medico prescrittore, l’assistito può chiedere al medico il rilascio del promemoria dematerializzato ovvero l’acquisizione del Numero di Ricetta Elettronica, di cui al decreto del Ministero dell’economia e delle finanze, di concerto con il Ministero della salute del 2 novembre 2011, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale 12 novembre 2011, n. 264, tramite:
a) trasmissione del promemoria in allegato a messaggio di posta elettronica, laddove l’assistito indichi al medico prescrittore la casella di posta elettronica certificata (PEC) o quella di posta elettronica ordinaria (PEO);
b) comunicazione del Numero di Ricetta Elettronica con SMS o con applicazione per telefonia mobile che consente lo scambio di messaggi e immagini, laddove l’assistito indichi al medico prescrittore il numero di telefono mobile;
c) comunicazione telefonica da parte del medico prescrittore del Numero di Ricetta Elettronica laddove l’assistito indichi al medesimo medico il numero telefonico.

Nel caso di cui al comma 1, lettera a), il promemoria prodotto dal Sistema di Accoglienza Centrale (SAC), anche tramite Sistemi di Accoglienza Regionali (SAR), viene spedito da parte del medico prescrittore in forma di allegato a un messaggio e non come testo compreso nel corpo del messaggio stesso.

Nel caso di cui al comma 1, lettera b), il medico prescrittore invia all’assistito un messaggio SMS contenente esclusivamente il Numero di Ricetta Elettronica prescritta. In alternativa, il medico prescrittore invia all’assistito il Numero di Ricetta Elettronica o l’immagine del codice a barre dello stesso Numero di Ricetta Elettronica, utilizzando un’applicazione per la telefonia mobile, alla quale risultano registrati sia il medico prescrittore sia l’assistito, che consente lo scambio di messaggi e immagini.

Nel caso di cui al comma 1, lettera c), il medico prescrittore comunica il Numero di Ricetta Elettronica prescritta al numero di telefono fisso o mobile indicato dall’assistito.

Laddove l’assistito abbia attivato il Fascicolo sanitario elettronico (FSE), ai sensi dell’articolo 12 del decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 dicembre 2012, n. 221, e successive modificazioni ed integrazioni, la Ricetta elettronica, quale strumento alternativo al promemoria cartaceo, è inserita nel FSE medesimo. Il processo di indicizzazione nel FSE delle ricette dematerializzate è contemporaneo alla prescrizione della ricetta nel sistema SAC (anche tramite il SAR).

Per l’erogazione della ricetta elettronica, la struttura di erogazione acquisisce il Numero di Ricetta Elettronica unitamente al codice fiscale riportato sulla Tessera Sanitaria dell’assistito a cui la ricetta stessa è intestata.

Per le finalità di rendicontazione alla ASL di competenza, la farmacia registra l’avvenuta erogazione della prescrizione farmaceutica, trasmettendo al SAC (anche tramite il SAR) le informazioni della erogazione, sia parziale che totale, della prestazione. Il SAC, ovvero il SAR, provvede a contrassegnare tale ricetta come “erogata”. Contestualmente la farmacia annulla le fustelle dei farmaci erogati apponendo sulle stesse, ben visibile e con inchiostro indelebile, la lettera “X” salvo diversa indicazione regionale.

Copyright: la foto copertina è stata rilasciata nel pubblico dominio da Pexels da Pixabay.

This post was published on 23 Marzo 2020 13:22

Pubblicato da
Daniele Puddu

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