Nuovo decreto anti-coronavirus, ecco cosa prevede per la Sardegna: nuovo decreto legge nella notte per cercare di bloccare la diffusione del coronavirus in Italia, che ieri ha fatto registrare un nuovo picco con oltre mille nuovi casi. Prima di tutto NIENTE PANICO, alcuni di noi ce l’hanno già e neanche se ne sono accorti, molti altri lo passeranno come una leggera influenza. Ci viene chiesto però un impegno forte, risoluto e necessario per evitare che noi in prima persona diventiamo vettori del virus, infettando altre persone e facilitando la diffusione del COVID-19.
Il problema principale di questo virus è che soprattutto nei soggetti più deboli, anziani o con numerose patologie, esso può provocare una polmonite primaria per la quale, a differenza di quella batterica, non ci sono cure efficaci. Se te la prendi puoi contare quasi solo sulle tue forze e i più deboli a volte non ce la fanno (i deceduti “per” e “con” il coronavirus hanno un’età media di circa 81 anni). Inoltre si vanno subito a saturare i reparti di terapia intensiva, con i posti che potrebbero non bastare per tutti. Ecco perché non bisogna far diffondere oltre il virus.
GUARDA SUBITO –> La differenza tra l’influenza e il coronavirus spiegata bene!
Ecco perchè è assolutamente necessario evitare luoghi affollati, assembramenti di persone e rimanere almeno a un metro di distanza dalle altre persone, anche se apparentemente stanno bene.
Se ancora non lo avete capito, più facciamo i barrosi, più facciamo i furbetti, più a lungo le misure verranno prolungate nel tempo e diventeranno sempre più dure e severe. Vogliamo questo? E’ il momento della responsabilità, senza se e senza ma, tutti dobbiamo fare la nostra parte. Altrimenti la nostra economia finirà di crollare, dobbiamo sconfiggere tutti assieme questa malattia e subito.
Il nuovo decreto in buona sostanza allarga la zona rossa e che chiede di evitare in modo assoluto ogni spostamento in entrata e in uscita dalla Lombardia e nelle province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Padova, Treviso, Venezia, Asti, Alessandria, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli.
In Sardegna si contano 15 i contagiati, il numero è cresciuto esponenzialmente nelle ultime ore, quindi facciamo attenzione e osserviamo alla lettera quanto segue.
Sono sospesi fino al 3 aprile 2020:
Congressi, convegni, meeting, manifestazioni e competizioni sportive, manifestazioni, eventi e spettacoli di qualsiasi natura, pubblici e privati, inclusi teatri, cinema e musei, tutto chiuso. Sospese le attività anche di pub, sale da ballo, sale scommesse, sale bingo, discoteche e locali assimilati. Sospesi anche matrimoni e funerali.
Sono sospesi fino al 15 marzo 2020:
Le scuole dell’infanzia e le attività scolastiche di ogni ordine grado, fino alla formazione superiore e alle università.
Possono rimanere aperti:
Bar e ristoranti possono rimanere aperti se riescono a garantire la distanza di un metro tra le persone. Stesso discorso per palestre, piscine e centri sportivi.
Possono rimanere aperti, ma in maniera tale da evitare assembramenti anche gli esercizi commerciali. Stesso discorso per i luoghi di culto.
Visto il grande afflusso negli ultimi giorni di emigrati di ritorno, studenti fuori sede e possessori di seconde case al mare, dopo aver chiesto al governo centrale di bloccare tutti gli sbarchi da navi e aerei per i prossimi 20 giorni e avendo ricevuto risposta negativa, il presidente della Regione Sardegna Christian Solinas ha emanato un’ordinanza con la quale – a partire da oggi – chi fa ingresso nell’Isola e proviene dalle zone rosse (Regione Lombardia e dalle province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Alessandria, Asti, Novara, Verbanio-Cusio-Ossola, Vercelli, Padova, Treviso e Venezia) dovrà osservare la permanenza domiciliare con isolamento fiduciario per 14 giorni. Insomma 2 settimane di quarantena.
I passeggeri provenienti dalle zone su indicate dovranno anche:
Questo il testo dell’ordinanza completa.
AGGIORNAMENTO: i passeggeri in arrivo dalle zone rosse e che in virtù dell’ordinanza del presidente della Regione Sardegna devono autodenunciarsi, possono farlo anche attraverso l’ indirizzo di posta elettronica: info.viaggicovid19@atssardegna.it.
La Regione Sardegna ricorda i numeri telefonici da chiamare in caso di dubbi relativi al Covid-19. Non recarsi al pronto soccorso, contattate telefonicamente il vostro medico o pediatra. Altrimenti per informazioni chiamare il 1500 o il numero verde 800311377 (attivo tutti i giorni, festivi compresi, dalle ore 8 alle 20). Per le emergenze il 118.
Qui di seguito i punti principali, ma vi consigliamo di scaricate e leggere bene il decreto nella sua interezza (file PDF):
This post was published on 8 Marzo 2020 11:04
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