Su Sterru di Baunei - photo credit: Comune di Baunei
Su Sterru di Baunei, la voragine più profonda d’Europa: Mentre visitavo il sito turistico del Comune di Baunei alla ricerca degli eventi estivi nella famosa località ogliastrina che possiede alcune delle spiagge più belle della Sardegna e del mondo, mi sono imbattuto in un’esaustivo articolo, molto ben scritto, dal titolo “Le dieci cose da fare e da vedere a Baunei e S. Maria Navarrese“, tutti consigli molto belli e molto validi, che sposo pienamente anche io, ma fra tutti la mia attenzione è stata colpita dall’altipiano di Golgo (ogni estate, Covid permettendo, vi si svolge anche la sagra della carne di capra di Baunei).
Un luogo dal fascino arcaico e ancestrale, con le sue colate laviche sul calcare, i nuraghi che fanno da sentinella ad ogni via di accesso alla valle, la famosa maschera di pietra, i due pozzi d’acqua nuragici dove venivano probabilmente celebrati riti collegati alla fertilità della Dea Madre, l’area di “As Piscinas“, ma soprattutto su Sterru, con i suoi miti e leggende.
Autentico monumento naturale della Sardegna, su Sterru di Baunei (detto anche s’Isterru) è la voragine a campata unica più profonda in Europa (mentre tra le voragini in genere è seconda in Sardegna solo al Filo d’Ortu, nel Supramonte di Dorgali), essa infatti precipita per ben 270 metri di profondità con un diametro tra i 25 ed i 40 metri, tanto che rimase largamente inesplorata fino agli anni ’50 perché non c’erano corde abbastanza lunghe per calarsi di sotto e si pensò potesse essere un antico camino vulcanico, mentre gli studiosi ne hanno poi accertato l’ origine carsica.
Ma soprattutto è un luogo sede di antiche e spaventose leggende riportate dalla studiosa Dolores Turchi, che narrano della tana di un orrendo serpente al quale, per placarlo, venivano offerte sette fanciulle – se mi passate il parallelo, è una storia che ricorda da vicino la trama di un film fantasy come Conan il Barbaro – e la cui minaccia venne infine allontanata solo con la costruzione della vicina chiesa di San Pietro.
In realtà la cavità è abitata dal ben più mite geotritone sardo (endemismo sardo), al quale fanno compagnia il ragno Porrohomma e i crostacei terrestri del genere Trichoniscus.
Tutta l’area è peraltro oggetto di una vasta opera di riqualificazione da parte del Comune di Baunei, dalla cui pagina Facebook sono state prese le foto del golgo che vedete in questo articolo.
LINKS UTILI:
Scheda di su Sterru di Baunei su Sardegna Ambiente
Scheda del Geotritone Sardo su Sardegna Foreste
Foto e curiosità sulla maschera di pietra di Baunei
Anche la cronaca è occupata de s’Isterru
This post was published on 5 Agosto 2014 15:20
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