Vietato fumare a Putzu Idu, S’Aena Scoada, Capo Mannu e Su Pallosu: anche il comune di San Vero Milis, nel quale si trovano alcune delle spiagge più belle del Sinis e di tutta la Sardegna – come Putzu Idu, S’Aena Scoada, Sa Mesa Longa e Su Pallosu – si unisce ai comuni che hanno dichiarato guerra al fumo e alla plastica in spiaggia.
Dal 1 luglio 2019 quindi, è stato disposto il divieto di fumo su tutte le spiagge ricadenti nel Comune di San Vero Milis (divieto valido per tutti i cittadini, residenti e non) e il divieto di gettare rifiuti prodotti da fumo sul suolo e nelle acque (ordinanza n° 23 del 24-06-2019).
La motivazione sta nella volontà da parte del comune di perseguire diverse attività di carattere istituzionale e di sensibilizzazione a favore della diffusione di buone pratiche a tutela della salute pubblica anche con riferimento alla lotta contro il tabagismo e la prevenzione delle malattie che da tale fenomeno conseguono. Il tutto anche in virtù della vocazione turistica di San Vero Milis e alle sue bellezze naturali e paesaggistiche, che richiedono il contrasto di eventuali comportamenti degenerativi conseguenti al fumo di sigarette che ledono il diritto di ogni cittadino a godere del benessere offerto dal vivere e soggiornare in un habitat dotato di alto decoro igienico ed estetico dei luoghi.
Dalla stessa data sono state emanate alcune disposizioni ridurre il consumo di plastica monouso, viene così fatto divieto di vendita per asporto e uso di contenitori e stoviglie monouso non biodegradabili (le scorte possono essere esaurite entro e non oltre il 01 agosto 2019, ordinanza n° 24 del 24-06-2019). Più precisamente:
Il fine è quello di salvaguardare l’ecosistema quale fonte di inestimabile ricchezza, ma anche di orientare e sensibilizzare la comunità verso scelte e comportamenti consapevoli e virtuosi in campo ambientale, con la conseguente riduzione nella produzione di rifiuti durante la stagione estiva.
La violazione degli obblighi e divieti imposto dalle ordinanze che vi abbiamo appena presentato, salva l’applicazione dell’art. 650 del Codice Penale o delle altre leggi e Regolamenti generali e speciali in materia di tutela dell’ambiente, igiene pubblica, è punita con le sanzioni amministrative da 25 a 500 euro (art. 7-bis del D.Lgs. n. 267/2000).
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This post was published on 2 Luglio 2019 09:12
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