Tartaruga Caretta Caretta torna a deporre le uova in Sardegna: E’ di pochi giorni fa la notizia di una tartaruga Caretta caretta avvistata presso la spiaggia di Cala Sinzias – a Castiadas, lungo la costa sud orientale dell’isola, non lontano da Villasimius – , mentre alla sera deponeva le sue uova nella sabbia del spiaggia, a 14 metri circa dalla linea della battigia. Tre giorni dopo un’altra tartaruga è stata avvistata sulla stessa spiaggia, ma probabilmente le troppe persone sull’arenile l’hanno fatta tornare indietro. Sempre a Cala Sinzias lo scorso anno, dopo la schiusa delle uova, le tartarughine sbucarono tra gli increduli bagnanti, che le aiutarono a raggiungere la rive e chiamarono le autorità (numero 1515). L’ avere conferma che questa tartaruga diffusa in tutto il Mediterraneo ma a forte rischio estinzione abbia nidificato per due anni di fila nella spiaggia sarda è di enorme importanza, infatti finora l’unico sito italiano dove questa tartaruga depone le uova con regolarità è la spiaggia dei Conigli di Lampedusa. Il che da l’idea della rarità di questo evento!
Già quando nel 2009 fu scoperto un nido sulla spiaggia di Funtanazza – le uova furono trasferite in un incubatore artificiale fino alla schiusa e i piccoli allevati in cattività – , sempre nel sud dell’isola, ma dalla parte opposta, lungo la costa occidentale della Sardegna, l’assessorato all’ambiente segnalò come il verificarsi di una seconda nidificazione di tartarughe marine dopo quella della spiaggia di Marongiu a Geremeas nel 2006 – nel sud est dell’isola ma all’interno del Golfo di Cagliari – , inducesse a ritenere come questa specie stesse cercando di ampliare il suo areale di deposizione al settore occidentale del bacino Mediterraneo. Adesso l’ulteriore doppia conferma di Cala Sinzias, importante anche perché le tartarughe tendono a deporre le uova lì dove sono nate. Ecco perché è importante limitare la pressione antropica nei siti considerati sensibili, in un ottica di turismo sostenibile e responsabile.
Insomma ogni volta che una tartaruga depone le uova in una spiaggia sarda è un piccolo grande evento e subito scattano le operazioni di tutela del sito, tanto che quello di Cala Sinzias viene monitorato 24 ore su 24 dal personale dell’area marina protetta di capo Carbonara, dagli agenti della base logistica operativa navale (detto “Blon”) del corpo forestale e di vigilanza ambientale di stanza a Villasimius che si alterneranno con i colleghi della stazione di Castiadas e dai soci dell’associazione regionale guardie ambientali, anche con l’ausilio di telecamere.
Tra i pericoli infatti i turisti, i predatori e gli sbalzi di temperatura che fanno si che una percentuale molto bassa di uova si schiuda – le uova vengono deposte in estate, l’incubazione dura tra i 42 e i 65 giorni e, grazie a meccanismi non ancora chiariti, si schiudono quasi tutte simultaneamente – , senza contare la grande selezione naturale che subiscono i piccoli che arrivano al mare, solo una piccolissima percentuale di loro raggiungerà l’età della riproduzione e ancora dovrà schivare ulteriori rischi come ami, plastica ed eliche dei motoscafi.
Da ultimo un appello, se ti capita di assistere alla deposizione della tartaruga marina o vedere delle tracce sulla spiaggia chiama immediatamente il numero 1515.
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LINKS UTILI:
Depliant sulla tartaruga Caretta caretta, per conoscerla meglio (pdf)
Rete regionale conservazione mammiferi e tartarughe marine
photo credit: Ho fuso due foto assieme, quella sinistra da Wikipedia rilasciata nel pubblico dominio, la seconda è una delle tartarughine che lo scorso anno nacquero a cala Sinzias, presa dal sito di Sardegna ambiente (autore non dichiarato).
This post was published on 17 Luglio 2014 11:28
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