Monumenti Aperti 2019 parte da Bosa, Uta, Tula e Bauladu, tutti i monumenti visitabili: partirà nel prossimo weekend, il 27 e 28 aprile 2019, l’edizione 2019 di Monumenti Aperti (ecco tutte le date di Monumenti Aperti in Sardegna). Sono 4 i borghi protagonisti del primo settimana di monumenti aperti: Bosa, Uta, Tula e Bauladu.
Vediamo assieme tutti i monumenti visitabili e quelli da non perdere in queste 4 località, ricordandovi che Tula partecipa per la prima volta alla manifestazione., mentre a Uta apre per la prima volta “Sa guardiedda“. Partiamo da Bosa, per continuare con Uta, Tula e infine Bauladu, scorrette verso il basso l’articolo, buona lettura e buon weekend!
Bosa, la perla della Planargia (in provincia di Oristano), è il borgo di maggior richiamo di questo primo fine settimana di monumenti aperti, da non perdere una visita al Castello dei Malaspina, alla quartiere di Sa Costa, il palazzo borghese Uras-Chelo nel centrale corso Vittorio Emanuele, il salotto buono della città, ma anche le tante chiese: dalla Cattedrale con i suoi dipinti, alla chiesa di San Pietro Extra Muros, alla chiesa di Nostra signora di Regnos Altos, alla Chiesa del Carmelo con il suo convento, alla chiesa del Rosario e di Santa Maria Stella Maris a Bosa Marina.
Tra gli eventi da non perdere il canto tradizionale “A tragiu” e soprattutto “Conoscere la Malvasia di Bosa“, con l’apertura della sede dell’associazione “Strada della Malvasia” in corso Vittorio Emanuele, di fianco al Museo Casa Deriu, dove si potranno avere tante informazioni utili, partecipare a degustazioni ed a eventuali visite guidate alle vigne del “Vino Malvasia di Bosa“.
Ricordo anche che dal 24 al 27 aprile 2019 è in corso il Bosa Beer Fest, il più grande festival della birra artigianale in tutta Italia per ettolitri bevuti:
Brochure ufficiale in PDF della manifestazione, con la cartina di Bosa con i monumenti visitabili e gli eventi in programma.
Ecco dove mangiare e dormire a Bosa, con un ricchissima offerta di ristoranti, trattorie, pizzerie e locali in genere. Anche sul lungomare.
Sono due i monumenti da non perdere a Uta (nell’area metropolitana di Cagliari, sud Sardegna), uno è la chiesa di Santa Maria, dove agli inizi di settembre si tiene la “Festa di Santa Maria“, uno degli eventi religiosi più importanti di tutto il sud Sardegna. L’altro è l’Oasi WWF di Monte Arcosu, che però dista diversi chilometri dal centro abitato. Apre per la prima volta anche “Sa Guardiedda“, una cappella con accanto una croce di ferro che si trova sulla sommità di una collina a 83 metri s.l.m, lungo la SP 2, a poche centinaia di metri dal bivio tra Uta e Monte Arcosu in direzione Siliqua.
Brochure ufficiale in PDF della manifestazione, con la cartina di Uta con tutti i monumenti visitabili e gli eventi speciali in programma.
Ecco dove dormire e mangiare a Uta tra trattorie, ristoranti, pizzerie, birrerie, paninoteche, bistrò e agriturismo.
Sono solo due i monumenti da vedere a Tula, in provincia di Sassari, ma entrambi di grande interesse, il primo è il complesso archeologico di “Sa Mandra Manna” con la sua spettacolare muraglia megalitica, ad andamento semicircolare, per una lunghezza di 120 metri e un’ altezza massima di 3, con incisioni lineari e a coppelle sui poderosi massi. Nel sito sono presenti anche un piccolo dolmen, una tomba dei giganti, una fonte e un nuraghe a corridoio. Quindi il Parco eolico di sa Turrina Manna, che tanti benefici ha dato al paese di Tula, che visiteremo proprio in un momento in cui tanto si parla di ambiente ed energia rinnovabile.
Tra gli eventi da non perdere il sabato nel centro storico, la manifestazione enogastronomica “Beranu in Tula“, organizzata al sabato dalla pro loco, a partire dalle ore 19,00, con le cantine per degustare vini e pietanze tipiche locali. Costo del calice per accedere alle cantine 10 euro. Per informazioni tel. 349.5650156.
Altrimenti, ecco dove dormire e mangiare a Tula, tra ristoranti, trattorie, pizzerie, bar e agriturismo.
Lista monumenti visitabili a Tula:
Brochure ufficiale in PDF della manifestazione, con la cartina di Tula e tutti i monumenti visitabili.
A Baladu, in provincia di Oristano, da non perdere soprattutto una visita alla chiesa parrocchiale di San Gregorio Magno e al parco archeologico di Santa Barbara, che contiene domus de janas e il nuraghe polilobato di Santa Barbara (sono visibili la torre centrale e i resti di altre due torri), con il sottostante, che vanta un’occupazione ininterrotta fino al Basso Medioevo.
Da non perdere anche il pranzo tradizionale con prodotti tipici a km 0, intitolato “Domo ‘e su Preìde” e organizzato la domenica dal comitato per i festeggiamenti in onore di Santa Vittoria e San Lorenzo. Il pranzo avrà luogo dalle ore 13,00 alle 15,00 in via Papa Giovanni XXIII e il menù prevede malloreddus alla campidanese, pecora alla pizzaiola e patate, formaggio pecorino, pane, acqua, vino e frutta di stagione. Il costo è di 12 euro a persona, obbligatoria la prenotazione ai numeri 340.8266526 oppure 340.3589765.
Lista monumenti visitabili a Bauladu:
Brochure ufficiale in PDF della manifestazione, con la cartina di Bauladu, gli eventi e i monumenti visitabili.
Ecco dove mangiare e dormire a Bauladu, da non perdere il birrificio artigianale Brumare.
La foto copertina di questo weekend di Monumenti Aperti è nostra, ma per crearla abbiamo utilizzato le foto di copertina delle brochure dei singoli paesi e il logo ufficiale della manifestazione.
This post was published on 25 Aprile 2019 13:00
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