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Carloforte dice NO alla plastica monouso, vietata dal 17 giugno 2019!

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Carloforte dice NO alla plastica: si allarga a macchia d’olio la presa di posizione dei comuni costieri della Sardegna contro la plastica usa e getta, vi abbiamo già parlato delle decisioni prese a Stintino, San Teodoro e Arzachena, oggi ci spostiamo nel sud ovest della Sardegna, a Carloforte, dove – su iniziativa del sindaco Puggioni – dal 17 giugno 2019 scatta il divieto per commercializzazione e utilizzo dei cosiddetti articoli monouso non biodegradabili: piatti, bicchieri, vassoi, cannucce e via dicendo. Insomma basta con i picnic in spiaggia con piatti e stoviglie di plastica monouso.

Non sarà una cosa facile, si parte con la plastica monouso che deve essere ritirata dagli scaffali entro il 17 giugno, poi si passerà al ritiro delle bottiglie in plastica. Ma non era meglio quando le bottiglie erano tutte in vetro e si dovevano rendere al dettagliante? Forse era meno comodo, ma sicuramente meno inquinante.

Lo scopo è sempre quello di provare a difendere il nostro mare dall’inquinamento e presto l’intera Sardegna potrebbe divenire plastic free.

Sardegna Plastic Free:

L’Anci Sardegna (l’associazione volontaria autonoma che racchiude i Comuni sardi) chiede infatti alla Regione Sardegna di anticipare l’applicazione della direttiva europea che mette al bando la plastica monouso (la direttiva non è essa stessa perfetta, mette al bando dal 2021 i piatti di plastica ma rimarranno permessi i bicchieri di plastica), sin dalla prossima Ordinanza Balneare, affinché la nostra isola diventi immediatamente “Plastic Free“.

Cosa vieta la Normativa Europea:

Dal 2021 via al divieto di commercializzazione di:

  • bastoncini cotonati per la pulizia delle orecchie (con qualche eccezione),
  • posate (forchette, coltelli, cucchiai, bacchette),
  • piatti,
  • cannucce,
  • mescolatori per bevande e aste per palloncini (esclusi per uso industriale o professionale),
  • tutti gli articoli monouso in plastica oxodegradabile (la plastica oxo degradabile è quella plastica alla quale vengono aggiunti, nel corso del processo produttivo, degli additivi con lo scopo di accelerarne la frammentazione in frazioni minuscole per effetto della radiazione ultravioletta o del calore, e quindi per velocizzarne la disintegrazione e conseguentemente la biodegradazione),
  • tutti i contenitori con o senza coperchio (tazze, vaschette con relative chiusure) in polistirene espanso (EPS) per consumo immediato (fast-food) o asporto (take-away) di alimenti senza ulteriori preparazioni,
  • contenitori per bevande e tazze sempre in EPS.

This post was published on 11 Aprile 2019 10:53

Pubblicato da
Daniele Puddu

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