Cosa fare in caso di alluvione: non passa quasi anno senza che in Sardegna si verifichi un’alluvione più o meno seria, più o meno disastrosa, in grado di provocare molti danni materiali e talvolta anche morti e feriti tra la popolazione. Ecco allora che diventa fondamentale sapere cosa fare in caso di allerta meteo e soprattutto in caso si verifichino piogge forti, anche perché mantenere la mente fredda e prendere la decisione giusta in momenti particolarmente difficili può essere di importanza vitale. Ma per prendere la decisione giusta è necessario avere a disposizioni tutte le informazioni utili. Per questo vi proponiamo i consigli offerti dalla Protezione civile sul proprio portale nazionale.
Allerta Protezione Civile Sardegna:
Sul sito della Protezione Civile della regione Sardegna, sono diramati quotidianamente eventuali avvisi per condizioni meteorologiche avverse, con tutte le indicazioni del caso. Avvisi che vengono poi ripresi sulle pagine dei siti web dei Comuni dei territori interessati. Ci sono quindi diversi modi di rimanere informati, numerosi Comuni hanno anche predisposto un servizio di allerta via SMS.
Fiume a Capoterra, dopo la piena dell’alluvione 2018, ci ho visto acqua solo 3 volte in 10 anni, in 2 di queste occasioni durante un’alluvione, per il resto è sempre rimasto completamente asciutto anche dopo giorni di pioggia. Occorre conoscere il territorio nel quale si vive.
Conoscere il territorio, la sua orografia e la sua storia:
E’ importante conoscere quali sono le alluvioni tipiche del tuo territorio;
Se ci sono state alluvioni in passato è probabile che ci saranno anche in futuro;
In alcuni casi è difficile stabilire con precisione dove e quando si verificheranno le alluvioni e potresti non essere allertato in tempo;
L’acqua può salire improvvisamente, anche di uno o due metri in pochi minuti;
Alcuni luoghi si allagano prima di altri. In casa, le aree più pericolose sono le cantine, i piani seminterrati e i piani terra;
All’aperto, sono più a rischio i sottopassi, i tratti vicini agli argini e ai ponti, le strade con forte pendenza e in generale tutte le zone più basse rispetto al territorio circostante
La forza dell’acqua può danneggiare anche gli edifici e le infrastrutture (ponti, terrapieni, argini) e quelli più vulnerabili potrebbero cedere o crollare improvvisamente
Ponte crollato a Capoterra durante l’alluvione del 2018, è la terza volta che crolla, a dimostrazione che gli eventi si ripetono ciclicamente nei territori interrati.
Io aggiungerei anche che conoscere il territorio è fondamentale soprattutto nel momento in cui si acquista una casa o una proprietà, specie nelle località che si conoscono essere a rischio idrogeologico. Intervistate i vicini, leggete i giornali, controllate le cartine e l’orografia del territorio. Se non siete in grado chiedete un consulto a una specialista, come può essere un geologo, può essere un costo certo, ma visto in prospettiva può diventare un bel risparmio in denaro e un buon investimento in tranquillità.
Cosa fare durante un’allerta:
Tieniti informato sulle criticità previste sul territorio e le misure adottate dal tuo Comune:
Non dormire nei piani seminterrati ed evita di soggiornarvi.
Proteggi con paratie o sacchetti di sabbia i locali che si trovano al piano strada e chiudi le porte di cantine, seminterrati o garage solo se non ti esponi a pericoli.
Se ti devi spostare, valuta prima il percorso ed evita le zone allagabili.
Valuta bene se mettere al sicuro l’automobile o altri beni: può essere pericoloso.
Condividi quello che sai sull’allerta e sui comportamenti corretti.
Verifica che la scuola di tuo figlio sia informata dell’allerta in corso e sia pronta ad attivare il piano di emergenza.
Cosa fare durante l’Alluvione:
Se sei in un luogo chiuso:
Non scendere in cantine, seminterrati o garage per mettere al sicuro i beni: rischi la vita.
Non uscire assolutamente per mettere al sicuro l’automobile.
Se ti trovi in un locale seminterrato o al piano terra, sali ai piani superiori. Evita l’ascensore: si può bloccare. Aiuta gli anziani e le persone con disabilità che si trovano nell’edificio.
Chiudi il gas e disattiva l’impianto elettrico. Non toccare impianti e apparecchi elettrici con mani o piedi bagnati. Non bere acqua dal rubinetto: potrebbe essere contaminata
Limita l’uso del cellulare: tenere libere le linee facilita i soccorsi.
Tieniti informato su come evolve la situazione e segui le indicazioni fornite dalle autorità
Se sei all’aperto:
Allontanati dalla zona allagata: per la velocità con cui scorre l’acqua, anche pochi centimetri potrebbero farti cadere.
Raggiungi rapidamente l’area vicina più elevata evitando di dirigerti verso pendii o scarpate artificiali che potrebbero franare.
Fai attenzione a dove cammini: potrebbero esserci voragini, buche, tombini aperti ecc.
Evita di utilizzare l’automobile. Anche pochi centimetri d’acqua potrebbero farti perdere il controllo del veicolo o causarne lo spegnimento: rischi di rimanere intrappolato.
Evita sottopassi, argini, ponti: sostare o transitare in questi luoghi può essere molto pericoloso.
Limita l’uso del cellulare: tenere libere le linee facilita i soccorsi.
Tieniti informato su come evolve la situazione e segui le indicazioni fornite dalle autorità.
Dopo l’alluvione:
Segui le indicazioni delle autorità prima di intraprendere qualsiasi azione, come rientrare in casa, spalare fango, svuotare acqua dalle cantine ecc.
Non transitare lungo strade allagate: potrebbero esserci voragini, buche, tombini aperti o cavi elettrici tranciati. Inoltre, l’acqua potrebbe essere inquinata da carburanti o altre sostanze.
Fai attenzione anche alle zone dove l’acqua si è ritirata: il fondo stradale potrebbe essere indebolito e cedere.
Verifica se puoi riattivare il gas e l’impianto elettrico. Se necessario, chiedi il parere di un tecnico.
Prima di utilizzare i sistemi di scarico, informati che le reti fognarie, le fosse biologiche e i pozzi non siano danneggiati.
Prima di bere l’acqua dal rubinetto assicurati che ordinanze o avvisi comunali non lo vietino; non mangiare cibi che siano venuti a contatto con l’acqua dell’alluvione: potrebbero essere contaminati.
Numeri di emergenza in Sardegna:
Tutti i numeri sono gratuiti e attivi 7 giorni su 7 e 24 ore su 24.
Polizia di Stato: 113
Carabinieri: 112
Vigili del fuoco: 115
Guardia di finanza: 117
Servizio Sanitario di Urgenza ed Emergenza Medica: 118
Foto copertina dei Vigili del Fuoco, le altre due foto sono mie, potete utilizzarle – anche a fini commerciali – purché citiate l’autore Daniele Puddu e linkiate questo articolo.