Nuragici e Fenici si integrarono, lo conferma il DNA: tra i siti archeologici più straordinari del Sulcis e di tutta la Sardegna c’è Nuraghe Sirai (la fortezza del Nuraghe Sirai è datata 625-550 a.C. circa mentre l’omonimo Nuraghe è del XIV-IX secolo a.C.), un sito archeologico unico perché costituisce un raro esempio di fortificazione fenicia addossata ad un complesso nuragico. Si tratta infatti del luogo simbolo della fusione delle tradizioni nuragiche con quelle fenicie (dall’architettura mista del villaggio alle ceramiche d’uso ibride), un luogo nei quali i due popoli si integrano alla perfezione dando vita a un grande polo produttivo, che includeva anche la prima officina perla produzione del vetro della nostra isola. Bene, ora dall’analisi del DNA emerge la conferma definitiva di questa unione tra Fenici e Nuragici.
Dall’analisi del Dna mitocondriale, quello ereditato esclusivamente per via materna, i ricercatori hanno scoperto 14 nuovi frammenti di Dna mitocondriale antico, ritrovati in Libano e Sardegna e risalenti all’epoca fenicia (700-400 a.C.) e pre-fenicia (1.800 a.C.). Le sequenze sono state poi confrontate con 87 genomi mitocondriali completi, appartenenti a moderni abitanti del Libano, e con 21 genomi mitocondriali risalenti all’epoca pre-fenicia in Sardegna. I risultati delle analisi dimostrano che si è avuta integrazione tra i fenici e i sardi insediati nella parte meridionale dell’isola, proprio nella zona del Monte Sirai.
Emerge in particolare una significativa mobilità femminile, con donne che sarebbero migrate dal Vicino Oriente e dal Nord Africa verso la Sardegna, e donne europee che invece si sarebbero spostate in Libano (anche se bisogna ricordare che gli Shardana risultavano essere già attivi in Medio Oriente, sia come mercenari al soldo dei Faraoni Egizi che con strutture abitative, come le strutture nuragiche ritrovate in Israele).
Insomma, un’integrazione sia economico commerciale che culturale – inclusi matrimoni misti aggiungo io, visto che i ricercatori non lo dicono chiaramente – che dimostra ancora una volta come i Fenici fossero commercianti ma non conquistatori.
Lo studio è stato pubblicato nella giornata di ieri sulla rivista scientifica Plos One a cura di un gruppo internazionale di ricerca coordinato da E. Matisoo-Smith, dell’università neozelandese di Otago, e da Pierre Zalloua, dell’università americana del Libano (Lau) e che include anche l’Università di Sassari. Si intitola “Ancient mitogenomes of Phoenicians from Sardinia and Lebanon: A story of settlement, integration, and female mobility” e potete leggerne l’abstract originario in lingua inglese cliccando sul link.
Le foto di questo articolo sono nostre e ritraggono il sito archeologico di nuraghe Sirai.
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This post was published on 11 Gennaio 2018 13:17
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