Autore Francesco Ghiani - licenza CC-BY-SA
Gli 8 musei più visitati della Sardegna nel 2017: continuano a crescere i visitatori nei musei e nelle aree archeologica statali della Sardegna, che nel 2017 sono aumentati complessivamente del +6,1% rispetto all’anno precedente, raggiungendo la cifra di 548.553 ingressi a fronte dei 516.800 del 2016. Aumentano anche gli incassi, +14% sul 2016, con gli introiti che passano dai 1.406.592 euro del 2016 a 1.603.360 euro a fine 2017. Dati positivi ma che vanno contestualizzati, specie in rapporto alle oltre 12 milioni di presenze turistiche e alle 50.103.996 presenze nei musei a livello nazionale (vuol dire che poco più dell’ 1% degli ingressi nei musei italiani avviene in Sardegna). I musei e aree archeologiche statali incassano complessivamente in tutta Italia 193.631.308 euro (meno dell’1% in Sardegna).
Il complesso archeologico e museale più visitato della Sardegna si conferma quello di Cabras, nel Sinis, che include l’ingresso sia all’area archeologica di Tharros che al museo civico che ospita le statue dei Giganti di Monte Prama (biglietto unico), con 114.371 visitatori contro 109.050 del 2016, +4,9%. Ma vediamo la classifica completa:
Ricordo che i dati sono parziali, mancano per esempio tutti i musei e le aree archeologiche comunali e le strutture museali private. Ad esempio, il MIM – Museo dell’Intreccio Mediterraneo di Castelsardo – balzerebbe subito in testa alla classifica con i suoi 143.926 visitatori paganti e i 393mila euro di incasso nel 2017. Allo stesso modo i biglietti staccati a Barumini per visitare con tanto di guida l’area archeologica, su Nuraxi e Casa Zapata hanno con tutta probabilità superato nel 2017 – visto il +7% tendenziale a metà anno – le 135 mila unità del 2016 (che sommati agli 81 mila ingressi gratuiti fanno almeno 220 mila visitatori).
Ancora una volta mi preme far notare la differenza con alcuni dei monumenti italiani più amati:
Voi direte che che si tratta di mete non paragonabili con quelle sarde per contesto (pensiamo solo a tutto ciò che c’è da vedere a Roma, non solo il Colosseo, non solo il Pantheon, non solo i Musei Vaticani (fuori classifica perché ufficialmente appartengono al Papato), ma anche per bellezza e fama dei monumenti in quanto tali.
Eppure se parliamo di contesto pensiamo ai milioni di turisti che affollano le nostre spiagge e quanto a bellezza dei monumenti i numeri di su Nuraxi sono bassissimi, se consideriamo che si tratta di un vero e proprio castello di pietra costruito con massi immensi e pesanti anche svariate tonnellate, ben 800 anni prima della fondazione di Roma. Probabilmente manchiamo nella promozione e valorizzazione di ciò che di splendido abbiamo.
Foto copertina: Autore Francesco Ghiani – licenza CC-BY-SA
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This post was published on 11 Gennaio 2018 10:36
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