Fabio Aru Campione Italiano di Ciclismo 2017: che fosse la giornata giusta lo si è capito subito, non solo dal volto determinato del Cavaliere dei quattro mori, ma da un fisico asciutto e magrissimo come non mai, che ha portato Fabio Aru alla grande azione che ieri pomeriggio, sulle strade del Piemonte, gli ha permesso in un colpo solo di scacciar via un po’ di sfiga e vincere il Campionato Italiano di Ciclismo 2017. Perché dev’essere stato duro non partecipare al Giro 100 che partiva dalla sua amata Sardegna, passare tanto tempo da spettatore, proprio nell’anno in cui era chiamato alla grande impresa e all’ulteriore salto di qualità. E allora con lo scatto di ieri Fabio Aru è come se si fosse ripreso la propria vita e la propria carriera tra le mani, grazie anche all’aiuto di chi ora non c’è più, Fabio ha infatti corso con la maglia che gli donò Michele Scarponi. Insomma una grande giornata di sport e di emozioni ieri sulle strade di Ivrea.
Il campionato italiano si corre in Piemonte, 236 km da Asti a Ivrea, su un percorso circolare da ripetere più volte, con la corsa che si infiamma all’ultimo giro. A 17 km dal traguardo infatti, Fabio Aru scatta sulla salita della Serra, Moscon e Caruso provano a tornare sotto, quasi lo raggiungono, ma lì il campione di Villacidro accelera nuovamente, lo rivedranno solo al traguardo. Fabio Aru infatti scollina con soli 34 secondi di vantaggio su un gruppetto di corridori molto forti sulle gare di un giorno: Moscon, Ulissi, Nocentini e Caruso, che si organizzano con cambi regolari per andarlo a riprendere. Eppura nel breve tratto di discesa e nel restante tratto di pianura Fabio Aru va come un treno, non ce n’è per nessuno, il vantaggio persino aumenta a 40 secondi, quando l’ovazione del pubblico saluta la vittoria del ciclista sardo.
Classifica all’arrivo: 1. Fabio ARU (Astana); 2. Ulissi a 40”; 3. Nocentini; 4. Caruso; 5. Moscon; 6. Canola a 48”; 7. Felline; 8. Colbrelli; 9. Trentin; 10. Rebellin (45 anni!) a 50”.
Così Fabio al traguardo, visibilmente commosso:
Ho corso con la maglia di Michele Scarponi. Me l’aveva data a Sierra Nevada. Adesso la restituirò alla famiglia. Questi mesi non sono stati facili per me, ma sto rivedendo la luce.
E adesso, il 1° luglio 2017 parte il Tour de France, la cui edizione 2017 è atipica, è stato costruito su misura per i francesi Bardet e Pinot, con tante salite e poche cronometro, un giro di Francia su misura anche per le caratteristiche di Fabio Aru. Il quale parte da co-capitano assieme a Fuglsang (autore di un grande exploit del danese al Delfinato), ma con una condizione simile Aru venderà cara la pelle, anche se solo in seguito l’Astana deciderà su chi puntare, decideranno posizione in classifica e condizione. Noi siamo convinti che Aru farà comunque un gran Tour e voi?
E i più scaramantici non leggano quanto segue, anche Nibali vinse un tour incredibile nel 2014 con la maglia di campione italiano appena conquistata sulle spalle.
Foto dalla pagina Facebook ufficiale della manifestazione: Piemonte Tricolore.
This post was published on 26 Giugno 2017 10:48
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