Centenari di Sardegna, Tziu Pietrino Mura: Zio Pietrino Mura ha gli occhi azzurri come il cielo e un viso pulito e onesto come possono avere solo coloro che son passati attraverso la storia e il tempo. Classe 1915, nasce nel tumulto della prima guerra mondiale: il 19 di ottobre, alle sei antimeridiane, nella casa in via Vittorio Emanuele 5 a Neoneli.
Quando scoppia la seconda guerra mondiale zio Pietrino ha 25 anni e, tra l’ andare sotto le armi o la dura vita di miniera, pur di non imbracciare un fucile, sceglie quest’ultima. Ed è proprio lì, nelle viscere della madre terra, che un amico gli parla di una donna, di una bella donna di Seui, e lui sì che la vuol conoscere “che stanno facendo sa coia”; e per l’occasione si fa fare anche un bel ritratto col carboncino. Perché zio Pietrino è bello e conserva ancora oggi quella galanteria di altri tempi, che lo fa alzare in piedi al cospetto di una donna. Lei una volta guardato il ritratto acconsente a sposarlo, poi quando lo incontra gli dice che non solo “sposare lo sposa“, ma che è pure più bello di quanto non appaia dal ritratto che si era fatto fare.
Zio Pietrino, allora, si fa trasferire alla miniera di Seui e lì si stabilisce rilegando Neoneli nel cuore dei suoi ricordi di giovinezza. A Seui si ambienta bene, si sposa e ha 4 figli: Maria Rita, che nasce nel 59, Antonio, Salvatore ed Elio. Alla chiusura della miniera ne diventa guardiano e poi, chiuso anche questo capitolo, torna a fare il contadino. Nel gennaio del 1979 perde la moglie, ma Pietrino decide di restare fedele al proprio sogno d’amore e non si risposa.
Oggi zio Pietrino è un signore distinto che ha compiuto 101 anni e che – nei giorni scorsi – è tornato, dopo 70 anni di assenza, nella sua Neoneli, che l’ha accolto con un tripudio di festa. E lui ha dilettato tutti con aneddoti vari e divertendosi a rispondere sia agli scherzi delle donne che gli chiedevano di sposarlo – Sono troppo vecchie per me! – che ad ogni quesito sugli eventi del proprio passato, ancora così vivi nella sua memoria. Il tutto evitando con un pudore fanciullesco gli ingenui pettegolezzi di paese, sia per “rispetto delle donne che potevano essere giudicate male, che per vecchie storie ed i suoi vecchi compagni”. E quando gli si fa notare che molti di essi sono morti o oramai novantenni lui preferisce tacere, facendo finta di guardare lontano.
E ancora tutta la commozione dell’avere i nipoti vicini e tutta la sua famiglia stretta attorno a lui:
101 anni e non sentirli ingannando la morte, con una mente ferma e tagliente come un bisturi e due occhi che rispecchiano il mare, per questo facciamo ancora una volta i nostri migliori auguri a Zio Pietrino, che ha superato il secolo vedendo il nuovo millennio con l’animo puro di un bambino.
Che sia questo il vero segreto della longevità?
Scritto da Simonetta Delussu
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Ha al suo attivo diverse pubblicazioni, tra le quali “Stregoneria in Sardegna” e “Il delitto d’onore in Sardegna“ e e la sua ultima fatica: “Delitto d’onore, la storia di Irene Biolchini“, oltre a libri di poesia, gialli e romanzi. Ha ottenuto pure il riconoscimento della giuria al premio San Giorgio. Trovate qui tutti i suoi scritti sul nostro blog.
Crediti foto: Simonetta Delussu.
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This post was published on 4 Novembre 2016 09:30
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