Tartarughine nate a Costa Rei e Cala Pira, nel sud est della Sardegna: Si sono vissuti momenti concitati nei giorni scorsi sul litorale di Muravera, l’imminente mareggiata minacciava infatti di sommergere e spazzare via il nido di Caretta caretta presente sulla spiaggia di Piscina Rei (a Costa Rei). Ma il pronto intervento dei biologi ha permesso non solo di mettere in salvo le uova riponendole in un apposito incubatore, ma anche di aiutare alcuni piccoli a finire di liberarsi del guscio e affacciarsi così alla vita. 26 piccoli sono poi stati liberati in mare, ma in una zona meno esposta alle correnti.
La decisione di spostare il nido – racconta La Nuova Sardegna – è stata presa da Andrea Camedda e Giuseppe De Lucia, biologi del centro di recupero del Sinis (CReS) delle tartarughe e dei mammiferi marini, Gepi Ollano, referente del “Centro recupero cetacei e tartarughe marine “Laguna di Nora”, Sergio Masala, funzionario del servizio tutela della fauna dell’assessorato regionale della difesa dell’ambiente, unitamente alle biologhe dell’area marina protetta di Capo Carbonara. Decisione che si è dimostrata vincente perché poco dopo il nido è stato sommerso dalle onde del mare in tempesta.
Quanto alle 34 uova che ancora devono chiudersi, esse sono state affidate alle biologhe dell’area marina protetta di capo Carbonara a Villasimius, in attesa che si schiudano. L’umo per una volta ha fatto molto a favore delle tartarughe Caretta caretta, che quest’anno hanno scelto in massa il sud della sardegna per deporre le uova, la vigilanza 24 ore su 24 per 82 giorni da parte della Forestale e dei volontari ha infatti permesso loro di sopravvivere non solo alla calca estiva dei turisti, ma anche a quattro mareggiate, due nubifragi e uno spostamento di nido. La vita insomma vince sempre!
Ma martedì 13 settembre altri 52 piccoli di Caretta caretta erano nati nella vicina Cala Pira, alle 6 del mattino infatti, il guardiano delle case retrostanti la spiaggia ha notato un gruppo di tartarughini che si dirigevano verso il mare e ha immediatamente avvisato il 1515. Gli uomini del Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale della Sardegna e lo staff dell’AMP “Capo Carbonara” sono intervenuti poco dopo garantendo così il presidio al nido. Anche in questo caso, a causa dell’imminente mareggiata altri 19 tartarughini sono stati recuperati e rilasciati poche ore dopo, mentre 14 uova ancora vitali trasferite presso la sede dell’AMP per essere monitorate. L’AMP sta diventando una grande nursery per le tartarughine del sud est della Sardegna!
Dopo le 54 tartarughe nate a Capo Malfatano a Teulada e le 72 nate sulla spiaggia di Campus sempre a Villasimius, i nuovi nati dell’ultima settimana hanno portato il totale dei nuovi nati ad oltre 200, un autentico record. Ce n’è bisogno perché solo una minima parte delle tartarughine che hanno raggiunto il mare sopravviverà e diventerà adulta, e la Caretta caretta viene ufficialmente considerata minacciata e vulnerabile.
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This post was published on 18 Ottobre 2016 12:04
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