Espressionismo tedesco in mostra al MAN di Nuoro con 100 capolavori: Sarà un autunno di grandi mostre in Italia e in Europa, così per esempio a Roma verranno esposte le opere della celebre pittrice di scuola caravaggesca “Artemisia Gentileschi“, al Palazzo Reale di Milano si darà spazio a “Hokusai, Hiroshige, Utamaro. Luoghi e volti del Giappone che ha conquistato l’Occidente“, al Palazzo Strozzi di Firenze al controverso artista cinese Ai Weiei, mentre René Magritte con “La Trahison des Images” sarà protagonista al Centre Pompidou di Parigi, Kandinskij a Basilea, Yves Klein e Robert Rauschenberg in Inghilterra. E in Sardegna? Bene, al MAN di Nuoro va di scena l’espressionismo tedesco con la mostra “Soggettivo – Primordiale“, dal 21 ottobre 2016 al 5 febbraio 2017.
Un percorso nell’espressionismo tedesco attraverso la collezione dell’Osthaus Museum di Hagen quindi, per quello che assieme al fauvismo in Francia fu la prima avanguardia artistica del Novecento, con i gruppi “Die Brücke” (“Il ponte“, fondato a Dresda nel 1905) e “Der Blaue Reiter” (“Il cavaliere azzurro“, nato a Monaco nel 1911) che non soltanto rivoluzionarono i canoni ereditati dalle esperienze pittoriche tardo-ottocentesche, ma posero anche le basi per lo sviluppo di uno dei più importanti filoni della ricerca artistica del XX secolo.
La mostra al MAN di Nuoro, a cura di Tayfun Belgin e Lorenzo Giusti, propone oltre 100 opere di pittori come Max Beckmann, Walther Bötticher, Lyonel Feininger, Conrad Felixmüller, Erich Heckel, Alexej von Jawlensky, Wassily Kandinsky, Max Liebermann, Ernst Ludwig Kirchner, August Macke, Franz Marc, Ludwig Meidner, Otto Mueller, Gabriele Münter, Emil Nolde, Max Pechstein, Christian Rohlfs, Karl Schmidt-Rottluff.
Così si legge sulla pagina di presentazione della mostra del MAN:
In particolare la mostra pone l’accento su due aspetti fondamentali, che legano tra loro le ricerche artistiche delle diverse correnti dell’espressionismo: la volontà di sviluppare una nuova forma di espressione soggettiva, libera da condizionamenti letterari, simbolici o tematici, e la ricerca di valori primordiali, da ritrovare sia nella vita delle città, sia – e soprattutto – nel contesto naturale.
I linguaggi sperimentati dagli artisti tedeschi reagivano alle trasformazioni della società moderna e agli eventi politici dell’Europa dell’inizio del XX secolo. Stretti tra il conservatorismo della politica imperiale e la crescita di una cultura di massa favorita dallo sviluppo industriale, gli artisti trovarono così rifugio nei valori dell’individualismo e del primordio, alla ricerca di esperienze di vita autentiche e originali.
Insomma una forte critica al sistema politico e alla crescita incontrollata delle città, ribadendo nel contempo l’importanza del singolo, con i suoi sentimenti, i suoi stati d’animo, all’interno di una società sempre più massificata. Assolutamente imperdibile.
Vi consiglio di consultare il sito ufficiale del Man di Nuoro, oppure di telefonare al 0784.252110 o scrivere al info@museoman.it – museoman@pec.it.
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This post was published on 4 Ottobre 2016 09:22
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