Cascate e alle Gole della Sardegna: immagino cosa stiate pensando, la Sardegna ha fama di essere una terra dal clima torrido, riarsa dal sole, poco piovosa, in via di desertificazione, e via dicendo. In realtà, grazie anche alla sua complessa e movimentata orografia, è una terra largamente ricoperta di boschi e caratterizzata dalla presenza di numerosi fiumi carsici, che ogni tanto riaffiorano in splendide cascate, o sorgenti, come su Stampu de su Turnu a Sadali o su Gologone ad Oliena.
Ma spettacolari cascate di superficie si trovano un po’ ovunque, alcune sono prettamente stagionali, come la cascata a mare di Monte Nieddu nell’oristanese o quella di Le Quarci in Ogliastra, altre sono presenti tutto l’anno come la cascata di sos Molinos o quella di Martis. Per questa ragione il periodo migliore per una visita è quello primaverile, quando le falde, le fonti e i fiumi sono a pieno regime dopo le piogge dell’inverno. In estate malgrado l’acqua diminuisca parecchio si può comunque passeggiare attraverso affascinanti panorami rocciosi mozzafiato, come orridi, gole, forre, grotte, doline, spesso profonde, nascoste, selvagge e di rilevanza internazionale, pensiamo a Tiscali o al Canyon di su Gorroppu. Assolutamente da visitare per chi volesse scoprire un altro lato della Sardegna.
Insomma contrariamente a quanto solitamente si pensi, la Sardegna non è solo mare e spiagge, per quanto siano esse spettacolari e mozzafiato.
Per chi volesse capire meglio di cosa parlo, magari da casa sua, pensando alle vacanze del prossimo anno, non ha che da gustarsi le foto, le descrizioni e i percorsi presenti in questo interessante volume fotografico libro: Cascate e gole in Sardegna (vi basta cliccare sul titolo del libro per scaricarlo gratis sul vostro device).
Faccio inoltre mie alcune parole degli autori:
Ringraziamo le montagne che con la loro bellezza maestosa, i silenzi, la musica, la vita rendono migliori i nostri giorni. Ma il modo migliore di dire grazie, per l’escursionista, è il suo comportamento rispettoso e civile. Non arrecare danni. Non sporcare le acque. Non lasciare rifiuti. Non accendere fuochi. Non cogliere fiori o strappare rami. Non uscire dai sentieri. La natura ci è stata data in prestito dai nostri padri affinché la lasciamo intatta per i nostri figli. Mirta Morandini e Salvatore Cuccuru.
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This post was published on 15 Settembre 2016 11:16
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