Castello di Pedres a Olbia: La Sardegna dei Castelli medievali rimane ancora largamente sconosciuta e sottovalutata da sardi e turisti, eppure non solo il Medioevo si concluse ufficialmente in Sardegna sono nel 1700, ma ai primi dell’anno mille sorsero nella nostra isola i Giudicati, unico periodo nel quale la nostra isola conobbe l’indipendenza e lottò per essa. Sono tante le testimonianze dell’epoca tra castelli, caseforti, intere cinte murarie e via dicendo. Noi abbiamo già visto il Castello di Acquafredda a Siliqua, il Castello di Chiaramonti, il Castello Orguglioso o Sassai a Silius, il Castello Malaspina di Bosa e il Castello di Burgos. Oggi ci concentriamo sul castello di Pedres (o Pedreso) di Olbia, valida alternativa alle spiagge nei rari giorni in cui il cielo dovesse essere coperto dalle nuvole.
Il Castello di Pedres è un imponente fortilizio a sud Olbia che si erge su un colle alto neanche 100 metri, ma che di lì domina tutta la piana proteggendola dalle incursioni provenienti dal sud dell’isola. La sua origine si fa risalire tra il 1296 e il 1322, nel periodo di dominazione Pisano-Aragonese e più precisamente durante l’ascesa della famiglia Visconti che resse il Giudicato di Gallura fino al XIII sec. Poche anche le notizie nei periodi successivi, nel 1339 risulta essere castellano un frate dell’ordine ospedaliero di San Giovanni di Gerusalemme, mentre tra il 1355 e la fine del secolo il castello passa alternativamente nelle mani degli aragonesi e degli arborensi. Con la pacificazione dell’isola il Castello di Pedres perde di importanza, ma prima di venir abbandonato, alcuni rifacimenti specie alle finestre fanno pensare ad un suo utilizzo gentilizio.
L’importanza strategica della zona è confermata anche dai resti del nuraghe Casteddu sul colle di fronte, mentre le antiche frequentazioni del sito sono confermate anche dalla vicina Tomba dei Giganti di Su Monte de s’Ape, praticamente di fronte al castello.
Lasciato il parcheggio, per arrivare al Castello di Pedres, bisogna seguire un breve sentiero coperto dalla fitta macchia Mediterranea alla base del colle, mentre la scalinata ricalca il percorso realizzato per accedere alla vetta durante la seconda guerra mondiale quando vi fu installata una postazione anti aerea. I ruderi includono una doppia cinta muraria, la prima di forma quadrilatera a inglobare uno dei due piazzali del colle; la seconda invece a cingerne la vetta, dove si trovano un mastio (di oltre 10 metri d’altezza), un grande ambiente di servizio crollato, un edificio residenziale con volte a crociera e da una cisternetta isolata. Il mastio era in origine suddiviso in quattro ripiani lignei, con in cima un terrazzo pavimentato in cocciopesto.
Il sito, pulito e curato dal Comune di Olbia, rimane aperto tutti i giorni gratuitamente ai visitatori, senza il servizio di visita guidata (nel caso fornitevi di una guida prima di partire).
Partendo dalla via Roma a Olbia, si prosegue in direzione sud, arrivati alla rotatoria fronte il Palazzo di Giustizia si prosegue in direzione Loiri, giunti al km 3,3 si svolta a destra, e di li mancano solo 2 km per arrivare al comodo parcheggio, che si trova praticamente sotto il Castello di Pedres (vedi anche cartina sopra).
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Foto copertina: Tomba dei Giganti di Su Monte de s’Ape e Castello di Pedres assieme, a cura di ArcheOlbia.
This post was published on 8 Settembre 2016 09:22
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