Cronaca e politica

Olbia, quattro quintali di pesce non tracciato | Sequestro e multa da 3mila euro per il titolare della ditta

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Olbia, sottoposti a sequestro quattro quintali di pesce non tracciato: multa di 3mila euro per il titolare dell’attività

Una importante operazione quella delle autorità. Nel porto di Olbia è scattato un maxi sequestro di pesce. Secondo quanto annunciato da alcune fonti e media locali pare si è verificato un maxi sequestro di pesce.

Si tratta di quasi quattro quintali di prodotti ittici. Tutti questi privi della documentazione obbligatoria di tracciabilità. Ad effettuare questa scoperta la polizia stradale e la guardia costiera durante un controllo.

Le indagini sono partite nei pressi dell’area portuale. Una volta che gli agenti avevano individuato il veicolo (proveniente dalla Penisola) erano presenti anche (circa) 40 kg di ostriche. Anche queste non tracciate.

Dopo il ritrovamento ed il sequestro della merce è stato effettuato un accesso nella ditta destinataria della merce. Nel corso delle indagini sono stati scoperti altri 360 kg di pescato. Anche loro senza alcun tipo di documentazione.

Olbia, maxi sequestro di pesce: quattro quintali non tracciati

Successivamente la merce irregolare è stata sottoposta a sequestro e affidata per custodia alle aziende individuate dall’Autorità marittima e sanitaria. Non è finita qui visto che il titolare della ditta è stato sanzionato con una multa di 3.000 euro, oltre alla consueta confisca del pescato.

Non si tratta affatto del primo episodio del genere e che riguardano prodotti non tracciati. Il rischio è che gli stessi vengano messi nel mercato. Un problema, non da poco, per la salute dei consumatori e per la concorrenza corretta tra operatori. Un quantitativo di tale portata importante per l’impatto economico e per la portata del mancato rispetto delle norme sulla tracciabilità.

Maxi sequestro di pesce non tracciato – SardegnaInBlog.it (Screenshot video YouTube)

Olbia, sottoposto a sequestro pesce non tracciato: gli ultimi aggiornamenti

Nel frattempo continuano, senza sosta, i controlli da parte delle autorità locali. Soprattutto nelle aree di scarico e smistamento dei prodotti ittici. L’obiettivo, infatti, è prevenire che partite irregolari possano essere immessi nel circuito commerciale.

Il caso di Olbia, con la scoperta di merce senza documenti, testimonia come anche operatori già attivi nel settore possano trovarsi sotto la lente d’ingrandimento degli investigatori.

This post was published on 4 Novembre 2025 11:00

Pubblicato da
Cristiano

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