Bollette, allarme rosso a novembre: “Quasi 400€ in più” | Manda questa PEC o ti arriva una mazzata

Caro bollette (Canva) Sardegnainblog.it
Brutte notizie per gli italiani. A novembre la bolletta potrebbe raddoppiare. Invia subito questa PEC prima che sia troppo tardi.
Purtroppo si sa, negli ultimi anni il caro vita e il caro bollette hanno messo a dura prova i conti degli italiani. Eppure, nonostante l’autunno sia appena iniziato, non mancano ulteriori brutte notizie: è in arrivo la stangata sulle bollette del gas. Un salasso che ha colto di sorpresa le persone e per questo, prima che sia troppo tardi, ricordati di mandare subito questa PEC.
Soltanto così potrai evitare di pagare 300/400€ in più rispetto al previsto. Ma ecco nel dettaglio cosa dovrai fare.
Come è possibile che la bolletta lieviti così tanto da un mese all’altro senza alcun tipo di preavviso? Beh, la risposta è molto semplice e sta in una pratica tanto comune quanto ignorata dalle persone: il ricalcolo basato su consumi stimati. Questa prassi, tuttavia, non comporta piccoli aumenti sulle bollette, ma conguagli da capogiro che possono essere anche di centinaia e centinaia di euro.
Se anche tu sei già in difficoltà economiche e non sapresti come pagare questa somma, ecco tutto quello che dovresti fare per ‘proteggere’ il tuo portafoglio.
Quando la bolletta del gas può raggiungere cifre da capogiro
Quando il fornitore non dispone di una lettura aggiornata del contatore, calcola il gas utilizzato sulla base di previsioni, medie stagionali o vecchi consumi. In pratica, potrebbe arrivarti una bolletta che non rispecchia minimamente ciò che hai davvero consumato. Il problema è che queste stime, soprattutto nel periodo autunnali/invernale, possono risultare molto più alte del reale. Spesso e volentieri, infatti, la differenza tra la lettura effettiva e quella stimata può arrivare a superare 150/200 e persino 400€.
A spiegarlo è la Legge stessa e, prima che sia troppo tardi, ecco tutto quello che dovresti sapere sull’argomento.
Come comportarsi per evitare di essere fregati
La Legge spiega: se la lettura reale del contatore risulta inferiore alla stima, hai il diritto di contestare la bolletta e chiedere il ricalcolo. E nel caso in cui il fornitore non dovesse risponderti per 40 giorni, allora scatterà addirittura un indennizzo a tuo favore. Come riportato da Costadeitrabocchimod.it, è necessario tuttavia muoversi in fretta! Avrai infatti 40 giorni dalla recensione della bolletta per inviare un reclamo formale. Il metodo più sicuro è una PEC o una raccomandata A/R indirizzata al tuo fornitore. Nel messaggio devi indicare i tuoi dati, il codice cliente, il numero di contatore e allegare una foto del display del dispositivo.
Insomma, a novembre meglio tenere gli occhi aperti. Il rischio altrimenti? Pagare una vera e propria mazzata di gas!