WhatsApp, allarme gruppi scolastici: se mandi una foto finisci nei guai | La nuova Legge ti fa piangere a vita

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Attenzione a come utilizzi WhatsApp.. Da adesso se mandi una foto nei gruppi scolastici potresti rischiare grosso. Ecco perché.
Come ben sappiamo, Whatsapp è indubbiamente una delle piattaforme di messaggistica più utilizzata dalle persone. Tuttavia, dietro alle miriadi di funzionalità e strumenti, si nasconde un’altra faccia della medaglia che in pochi conoscono. Da adesso infatti, se mandi una foto potresti rischiare dei guai seri.
La nuova Legge parla chiaro e in queste ore la cosa è divenuta viralissima in rete. Ma ecco di cosa si tratta.
Whatsapp è ormai la piattaforma più utilizzata per messaggiare, a partire dai gruppi di lavoro, concludendo poi con quelli familiari. Anche per quanto riguarda la scuola, spesso e volentieri vengono fatti dei gruppi tra gli studenti per scambiarsi compiti e informazioni. Tuttavia, una nuova sentenza della Corte di Cassazione ha acceso l’allarme tra le persone: inviare immagini senza autorizzazione potrebbe diventare un vero e proprio reato.
Ma ecco nel dettaglio di cosa si tratta e tutte le possibili conseguenze che potresti rischiare anche tu.
Il nuovo divieto che ha fatto tremare i giovani
La Corte di Cassazione, il 25 agosto ha deciso di avvertire le persone con una nuova sentenza. I giudici hanno stabilito che, da adesso, la pubblicazione non autorizzata della foto profilo Whatsapp di un’altra persona integra il reato di trattamento illecito di dati personali. Non si tratterà mai più di un semplice errore, ma di una violazione precisa dell’articolo 167 del Codice della Privacy. Il rischio potrebbe aumentare ancora di più se nella foto dovesse comparire un minore. In tal caso, anche solo la diffusione in contesti offensivi potrebbe far scattare la denuncia.
Ad aver puntato i riflettori sulla questione, è stato proprio un recente scontro avvenuto proprio in un gruppo Facebook di culturismo.
La vicenda che ha creato non poco scompiglio
Come riportato da Orizzontescuola.it, tutto è partito da uno scontro su Facebook, degenerato poi in minacce, insulti e persino nella pubblicazione di foto intime. L’utente in questione è arrivato a diffondere la foto profilo Whatsapp di un suo ‘rivale’, dove compariva anche la figlia minorenne. Il risultato? Un anno e un mese di reclusione e una provvisionale immediata di 5mila euro. Ma il vero campanello d’allarme riguarda proprio la scuola. Questo perché condividere anche una sola foto profilo di un docente o di un bambino senza un consenso esplicito, può trasformarsi in un illecito penale.
Insomma, attenzione a cosa inviate nei gruppi scolastici di Whatsapp. Soltanto così potrai evitare una condanna e pagare una multa salatissima!