Sagre ed eventi in Sardegna

Giornate FAI di Primavera 2025: scopri tutti i siti che aprono in Sardegna il 22 e 23 marzo 2025

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Giornate FAI di Primavera 2025: tornano il 22 e 23 marzo 2025 le Giornate FAI di Primavera in tutta Italia, Sardegna inclusa. La 33ma edizione della manifestazione, che si svolge solitamente proprio nel primo weekend di primavera, permetterà di riscoprire oltre 750 luoghi della cultura in oltre 400 città italiane.

Si tratta in larga parte dei monumenti di grande interesse eppure poco conosciuti, ovvero solitamente chiusi al pubblicoD’altronde la missione che si è data il FAI è quella di “curare il patrimonio raccontandolo“, coinvolgendo migliaia di cittadini, inclusi i volontari FAI affiancati dagli studenti delle scuole italiane. E così, talvolta, grazie alle “Giornate del FAI”, non solo dei luoghi sconosciuti e in stato di abbandono sono tornati all’attenzione del pubblico, ma luoghi chiusi e ignorati da tempo, sono tornati protagonisti del mondo della cultura italiano.

L’edizione 2025 prevede l’apertura di 11 luoghi, siti e monumenti anche in Sardegna molto vari e tutti molto interessanti, nei comuni di Alghero, Assemini, Busachi, Cagliari, Golfo Aranci, Nuoro, Palau, Sassari e Tempio Pausania.

Apriranno al pubblico i due luoghi gestiti dal FAI in Sardegna: le Saline Conti Vecchi tra Assemini e Cagliari; e la Batteria Militare Talmone a Palau e poi diverse chicche, vediamo assieme il programma completo delle aperture.

Monumenti aperti in Sardegna Giornate FAI di Primavera 2025:

Sud Sardegna:

  • AsseminiSaline Conti Vecchi: dal 1929 nella laguna di Santa Gilla uomo e natura lavorano in perfetta sinergia: mare, sole e vento producono ogni anno montagne candide di sale nella salina più longeva della Sardegna, tuttora in attività. Oggi le Saline sono un Bene in concessione alla Ing. Luigi Conti Vecchi e valorizzato dal FAI, che per le “Giornate FAI”, con questo orario: sabato e domenica, dalle ore 10:00 alle 18:00. Oltre alla visita libera del museo (contributo libero suggerito a partire da 3 euro), sarà possibile effettuare due diversi itinerari di visita:
    • il tour guidato in trenino di 50’ (in vari slot orari a partire dalle 10) all’interno della Salina alla scoperta del ciclo del sale e dell’oasi naturalistica che essa ospita;
    • la passeggiata guidata nell’area di Villaggio Macchiareddu: accompagnati dal personale FAI, si percorrerà un sentiero accanto ai ruderi del vecchio villaggio della comunità del sale, dove vivevano le famiglie dei salinieri, degli impiegati e dei dirigenti.
    • In caso di particolare affluenza l’ingresso al luogo potrebbe non essere garantito.
  • CagliariCaserma “Attilio Mereu”: situata nella parte meridionale di Cagliari, nel quartiere di San Bartolomeo, la Caserma “Attilio Mereu” è un esempio significativo di architettura militare e industriale del Novecento. Circondata da un contesto urbano che si intreccia con elementi naturali come il Colle di San Bartolomeo e il Parco dello Stagno Molentargius-Saline, questa struttura rappresenta un pezzo di storia ancora vivo. Edificata nel 1932 per ospitare il 13º Centro Automobilistico del Regio Esercito, la caserma ha vissuto diverse trasformazioni, fino ad accogliere oggi la Sezione Rifornimenti e Mantenimento dell’Esercito Italiano. Il suo valore storico e culturale è stato ufficialmente riconosciuto nel 2015, quando è stata dichiarata di interesse artistico dal Ministero della Cultura. La struttura della caserma è un perfetto esempio dell’architettura industriale degli anni ’30. Gli edifici perimetrali, che ospitano magazzini e officine, richiamano le forme dei capannoni industriali dell’epoca, con ampi spazi interni illuminati naturalmente grazie a grandi vetrate. Il corpo centrale, un tempo dedicato alla revisione dei mezzi militari, conserva ancora oggi il suo carattere funzionale, mentre le palazzine direzionali mostrano uno stile neoclassico tipico delle costruzioni residenziali del primo Novecento. Durante le Giornate FAI, la Caserma “Attilio Mereu” apre eccezionalmente al pubblico, offrendo un’opportunità irripetibile per esplorare un luogo solitamente inaccessibile. I visitatori potranno immergersi nella storia militare italiana, osservando le strutture originali degli anni ’30 e comprendendo l’evoluzione delle sue funzioni nel corso del tempo. Questa visita speciale non solo valorizza il patrimonio architettonico della caserma, ma permette anche di riscoprire il ruolo della presenza militare a Cagliari attraverso un’esperienza diretta e coinvolgente. Orario: sabato 09:00 – 13:00 / 15:00 – 18:00, domenica 09:00 – 13:00 / 15:00 – 18:00. Turni di visita ogni 15/20 minuti, gruppi di massimo 30 persone. In caso di particolare affluenza l’ingresso al luogo potrebbe non essere garantito.
Saline Conti Vecchi ad Assemini

Provincia di Oristano:

  • BusachiDiga Eleonora, un’immersione nell’ingegneria e nella natura: ibacini artificiali, come il Lago Omodeo in Sardegna, non sono solo risorse idriche, ma anche veri e propri scrigni di biodiversità. Questi ecosistemi ospitano numerose specie animali e vegetali, tra cui anfibi, rettili e uccelli acquatici. Tra i più affascinanti abitanti del lago ci sono il falco pescatore, l’airone cenerino e la tartaruga palustre. Grazie alla varietà di habitat presenti, come le sponde alberate e la vegetazione riparia, il lago si trasforma in un rifugio perfetto per molte specie, contribuendo a mantenere l’equilibrio dell’ecosistema circostante. A cinque chilometri da Busachi, la Diga Eleonora d’Arborea sbarra il fiume Tirso, dando origine al Lago Omodeo. Il progetto risale al 1978 e, dopo anni di lavori, la diga è stata inaugurata nel 1997 dal presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro. Questa struttura colossale, una delle più grandi dighe in calcestruzzo d’Europa, è oggi parte integrante del sistema idrico regionale della Sardegna, garantendo l’approvvigionamento idrico per l’irrigazione di vasti territori, dalla Penisola del Sinis fino alla Marmilla e alla piana di Terralba e Arborea. Normalmente chiusa al pubblico, la Diga Eleonora sarà visitabile in via eccezionale durante le Giornate FAI, grazie alla collaborazione con l’ENAS (Ente acque per la Sardegna). Gli esperti guideranno i visitatori alla scoperta della sua straordinaria struttura, approfondendo il funzionamento dell’invaso e il suo impatto energetico e ambientale. Un’esperienza esclusiva sarà riservata ai soci FAI, che potranno accedere a una delle gallerie interne per osservare da vicino i dettagli della complessa architettura della diga. Orari: sabato 10:30 – 13:30 / 13:30 – 18:00 (ultimo ingresso 17:00). Nella mattina di sabato 22, tra le 10:30 e le 13:30 le visite saranno riservate solo agli Iscritti FAI. Domenica: 10:00 – 18:00 (ultimo ingresso 17:00). In caso di particolare affluenza l’ingresso al luogo potrebbe non essere garantito.

Provincia di Nuoro (Ogliastra inclusa):

  • NuoroMonastero delle Carmelitane scalze “Mater Salvatoris”: Il monastero delle Carmelitane Scalze “Mater Salvatoris” si trova in un luogo speciale: la cima del colle di Cucullìo, poco fuori Nuoro, immerso in un bosco di querce. La sua posizione offre una vista spettacolare sul Monte Ortobene e la vallata di Locoe, ma soprattutto garantisce silenzio e serenità, rendendolo un rifugio perfetto per La nascita del monastero risale agli anni Ottanta, quando il cedimento del tetto della precedente sede rese necessario trovare un nuovo spazio per la comunità. Il colle di Cucullìo fu scelto proprio per la sua tranquillità, lontano dai rumori cittadini. Grazie al sostegno di enti e cittadini, nel 1990 iniziarono i lavori su progetto dell’architetto Savin Couelle, che si conclusero nel 1994 con il trasferimento delle monache nel nuovo edificio. L’edificio, costruito con materiali tipici della Sardegna come pietra locale, tegole in cotto e legno, fonde tradizione e modernità. La struttura ha una pianta ottagonale, con un chiostro centrale riservato alle monache, mentre la cappella presenta elementi simbolici e un’atmosfera di raccoglimento. L’intero complesso si inserisce armoniosamente nel paesaggio, rispettandone la bellezza naturale. Durante le Giornate FAI, i visitatori potranno esplorare parti del monastero normalmente chiuse al pubblico. Oltre alla cappella, caratterizzata da un’architettura ricca di simbolismi, sarà possibile visitare i parlatoi, la foresteria e ammirare dettagli come le eleganti aperture in granito e il campanile in ferro battuto. Un percorso guidato, arricchito da fotografie esclusive, permetterà di scoprire anche angoli nascosti della struttura, offrendo uno sguardo unico sulla vita delle Carmelitane Scalze. Orari: sabato 10:00 – 13:00, domenica 09:30 – 13:00 / 15:30 – 18:00. Turni di visita ogni 20 minuti, gruppi di massimo 20 persone. In caso di particolare affluenza l’ingresso al luogo potrebbe non essere garantito.

Provincia di Sassari (Gallura inclusa):

  • Alghero – La Biblioteca del Mediterraneo: Nel cuore del centro storico di Alghero, con una suggestiva vista sul porto, sorge la Biblioteca del Mediterraneo, un importante polo culturale ospitato nell’ex Complesso monastico di Santa Chiara. Questo luogo, che unisce storia e innovazione, è diventato un punto di riferimento per la ricerca e la conservazione del patrimonio librario. L’origine del complesso risale agli anni ’40 del Seicento, quando fu fondato per accogliere le monache di clausura Isabelline, giunte ad Alghero pochi anni prima ma ancora prive di una sede adeguata. Il monastero comprendeva anche la chiesa di Santa Chiara, ma la sua funzione religiosa terminò con la soppressione degli ordini monastici e il passaggio dei beni allo Stato. L’edificio fu trasformato prima in Armeria del Regio Esercito Sabaudo e poi, dal 1870, in Ospedale Civile. Dopo il trasferimento del nosocomio, il complesso cadde in uno stato di abbandono per decenni, subendo devastazioni e incendi. Solo nel 2004 iniziò un’importante opera di recupero, conclusasi nel 2014, che ha permesso di restituire alla città uno spazio ricco di storia e cultura. Durante le Giornate FAI, i visitatori potranno esplorare l’affascinante fusione tra le moderne architetture della Biblioteca e le strutture storiche dell’ex monastero. Un momento imperdibile sarà la scoperta del fondo antico della Biblioteca “Rafael Sari”, che conserva circa 2000 titoli tra incunaboli, manoscritti e antiche edizioni a stampa. Per gli iscritti FAI, domenica 23 marzo si terrà una visita speciale intitolata “Dante ritrovato e saraceni in catene: Alghero crocevia del Mediterraneo“, in cui verrà presentato in anteprima un prezioso manoscritto trecentesco di recente scoperta, contenente testi di Virgilio, Dante Alighieri e Francesco Petrarca. Saranno esposti anche altri materiali storici inediti, con approfondimenti a cura dei professori Andrea Lai e Giuseppe Seche. Orario: sabato e domenica, 10:00 – 13:00 / 15:00 – 18:30 (ultimo ingresso 18:00). Durata visita 20 minuti. In caso di particolare affluenza l’ingresso al luogo potrebbe non essere garantito.
  • Golfo AranciPozzo sacro di Milis: Il percorso lungo la costa granitica di Capo Figari, a Golfo Aranci, offre un’esperienza immersiva tra paesaggi mozzafiato e testimonianze storiche. Seguendo i binari della storica ferrovia che un tempo collegava la stazione ferroviaria alla spiaggia di Cala Moresca, il cammino si snoda tra spiagge, calette e macchia mediterranea, rivelando tracce del passato: dalle antiche fornaci per la calce ai bunker della Seconda Guerra Mondiale, fino ai resti di insediamenti nuragici. Le origini di Golfo Aranci risalgono al Neolitico, circa 6000 anni fa, con i primi insediamenti nelle grotte naturali e l’arrivo dell’ossidiana via mare. Un luogo chiave per comprendere il misterioso popolamento nuragico della zona è il Pozzo Sacro di Milis, un antico sito di culto costruito vicino alla costa, ma lontano dagli abitati. Nel tempo, la ferrovia inaugurata nel 1883 ha parzialmente modificato il paesaggio, rendendo meno visibili alcune delle strutture più antiche. L’itinerario di visita comprende tre tappe principali:
    • Il Pozzo Sacro di Milis, scoperto nel 1937 e recentemente restaurato, è uno dei siti archeologici più affascinanti della Sardegna. Presenta un cortile, un vestibolo e una camera coperta a tholos con un bacino per la raccolta dell’acqua.
    • La storica Stazione Ferroviaria di Golfo Aranci, inaugurata nel 1883, che conserva l’architettura ottocentesca originale e racconta vicende che vanno dalle visite reali fino agli eventi della Seconda Guerra Mondiale.
    • I forni della calce, attivi tra il XIX e il XX secolo, sono strutture troncoconiche costruite con pietre resistenti al calore, situate nei pressi della splendida Cala Moresca.
    • Orario: sabato e domenica, 10:00 – 13:00 / 14:30 – 18:00 (ultimo ingresso 17:00). In caso di particolare affluenza l’ingresso al luogo potrebbe non essere garantito.
  • Sassari:
    • Palazzo della Provincia: Il Palazzo della Provincia di Sassari fu progettato tra il 1873 e il 1877, in concomitanza con la demolizione del Castello, considerato simbolo del feudalesimo. Voluto dal prefetto Achille Serpieri, rientrava in un più ampio progetto di consolidamento dello Stato unitario, con l’obiettivo di trasmettere un’immagine forte del governo centrale. Dal 1878 ospitò la Prefettura e l’amministrazione provinciale, divenendo anche centro della vita politica locale. L’edificio, progettato in stile neoclassico con facciata neo-rinascimentale, fu realizzato dagli ingegneri Eugenio Sironi e Giovanni Borgnini. Con tre piani, un ampio cortile porticato e 265 ambienti interni, occupa oltre 4.000 metri quadrati. Davanti al palazzo venne creata piazza d’Italia, al centro della quale, nel 1899, fu collocato il monumento a Vittorio Emanuele II. Nello stesso anno, in occasione della visita del Re d’Italia, furono arredate le sale di rappresentanza con mobili realizzati dai Fratelli Clemente, maestri artigiani sassaresi. Durante le Giornate FAI sarà possibile visitare alcune delle sale più prestigiose del palazzo, solitamente chiuse al pubblico, e ammirare opere d’arte e preziosi arredi. Per gli iscritti FAI, sono previste visite speciali dedicate al mobilio storico dei Fratelli Clemente. Orario: sabato e domenica 10:00 – 13:00 / 15:00 – 18:30 (ultimo ingresso 18:30). Durata visita 20 minuti. In caso di particolare affluenza l’ingresso al luogo potrebbe non essere garantito.
    • Villa Pozzo (già Villa Caria): Alle pendici del colle omonimo, il quartiere Cappuccini di Sassari nasce agli inizi del Novecento, quando la città vive un periodo di grande sviluppo economico. Grazie ai floridi scambi commerciali con la Francia e gli Stati Uniti, la nuova borghesia e i professionisti iniziano a guardare a questa zona come il luogo ideale per costruire le loro residenze, attratti dalla luce, dall’aria salubre e dalla possibilità di edificare ville eleganti in stile Liberty. Tra le splendide dimore sorte in questo periodo, spicca Villa Caria, oggi conosciuta come Villa Pozzo. Costruita tra il 1927 e il 1929 su commissione di Francesco Caria, imprenditore del settore lattiero-caseario, la villa riflette l’influenza della modernità americana. La famiglia Caria, pioniera nell’esportazione del pecorino sardo negli Stati Uniti, aveva infatti registrato la propria azienda alla Camera di Commercio di New York, e lo stesso Francesco era affascinato dallo stile di vita e dalle tendenze architettoniche d’oltreoceano. Purtroppo, poco dopo il completamento della villa, la crisi finanziaria del 1929 e una serie di eventi sfortunati portarono alla vendita della proprietà prima alla famiglia Ardisson e poi ai Pozzo. Villa Caria sorge in una delle ultime aree edificabili di viale Caprera, nel cuore del quartiere Cappuccini. Il progetto, firmato dall’ingegnere Salvatore Sale, si distingue per il suo stile eclettico, caratteristico del Liberty europeo dell’epoca. Gli elementi architettonici mescolano eleganza e modernità, rendendo la villa un prezioso esempio del gusto raffinato della borghesia sassarese di inizio Novecento. Durante le Giornate FAI sarà possibile accedere ad alcuni ambienti interni della villa, normalmente chiusa al pubblico e oggi di proprietà della Regione Sardegna. Un’opportunità imperdibile per scoprire da vicino la storia e l’architettura di una delle residenze più affascinanti di Sassari, testimone di un’epoca di grandi trasformazioni economiche e culturali. Orari: sabato e domenica 10:00 – 13:00 / 15:00 – 18:30 (ultimo ingresso 18:00). In caso di particolare affluenza l’ingresso al luogo potrebbe non essere garantito.
    • Palazzo della Frumentaria: Il Palazzo della Frumentaria è una testimonianza significativa delle trasformazioni urbanistiche che Sassari visse tra il XVI e il XVII secolo. Situato all’inizio di via Rosello, vicino al Mercato Civico, fu utilizzato fino al 1833 come magazzino per la riserva di grano, da impiegare in caso di carestia o assedio. La costruzione avvenne in due fasi tra il 1597 e il 1608. L’edificio è composto da due strutture simili ma non comunicanti. Il piano inferiore, accessibile da quattro porte sulla facciata, ospita tre ampie sale con volte a botte. Il piano superiore, più luminoso grazie agli arconi e ai grandi finestroni, è raggiungibile da una rampa di scale in via delle Muraglie. Oggi il palazzo è una delle sedi del Museo della Città e ospita mostre d’arte, eventi culturali e attività didattiche. Durante le Giornate FAI di Primavera 2025, in collaborazione con il Comune di Sassari, verrà presentato il piano di riqualificazione urbana del centro storico attraverso una mostra e conferenze tematiche. Orari: sabato17:00 – 18:00, domenica 11:00 – 12:00. In caso di particolare affluenza l’ingresso al luogo potrebbe non essere garantito.
  • Palau Batteria militare Talmone: la Batteria Militare Talmone apre le porte alle giornate FAI di Primavera con un mini-trekking e visita guidata accompagnata lungo il sentiero da Cala Scilla sino alla Batteria Talmone e all’interno della caserma restaurata. Ottocento metri immersi nei vecchi sentieri militari tra macchia mediterranea e graniti monumentali, alla scoperta della storia dell’ex Batteria della Piazzaforte di La Maddalena. Orario: sabato e domenica 10:00 – 18:00. Note: Turni di visita da 90 minuti con accompagnamento sul sentiero, 40 persone per gruppo. In caso di particolare affluenza l’ingresso al luogo potrebbe non essere garantito.
  • Tempio Pausania Palazzo Sanguinetti: L’itinerario porta alla scoperta del centro storico di Tempio Pausania, borgo gallurese noto per l’architettura settecentesca e le sue piazze in granito, con il Monte Limbara a fare da sfondo. Tra i luoghi simbolo spicca Palazzo Sanguineti, costruito tra il 1902 e il 1906 dalla famiglia genovese Sanguineti, attiva nel commercio marittimo di sughero e tannino. L’edificio, progettato con il contributo di artisti come lo scultore Villa e il pittore Antonio Dovera, si distingue per la facciata in granito, il portone decorato con simboli marittimi e le eleganti volte affrescate, che celebrano la prosperità della famiglia. Durante le Giornate FAI, il pubblico avrà l’opportunità di visitare gli ambienti storici del palazzo, solitamente chiusi, e di approfondire la storia della famiglia Sanguineti e il suo impatto su Tempio Pausania. Orari: sabato e domenica 10:00 – 13:00 / 14:30 – 18:00 (ultimo ingresso 17:30). Turni di 30 minuti, gruppi di massimo 15 persone. In caso di particolare affluenza l’ingresso al luogo potrebbe non essere garantito.

Trovate invece qui i luoghi aperti in tutta Italia per le Giornate Fai di Primavera 2025.

Quanto costa la visita?

Coloro che scelgono di donare online possono prenotare il proprio spazio di visita. Per molti luoghi, soprattutto nelle grandi città. Il contributo suggerito a partire da 3 euro viene, come sempre, chiesto liberamente anche in piazza.

Il contributo non è obbligatorio: è una donazione per sostenere la missione di cura e tutela del patrimonio culturale italiano della Fondazione. 

Per maggiori informazioni e aggiornamenti:

Vi consigliamo di visitate il sito ufficiale della manifestazione

Copyright: Foto e manifesto dal sito del FAI

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This post was published on 10 Marzo 2016 10:10

Pubblicato da
Daniele Puddu

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