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Necropoli di Montessu a Villaperuccio

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Necropoli di Montessu a Villaperuccio: Ci sono luoghi in Sardegna dov’è ancora possibile respirare l’atmosfera ancestrale della nostra terra, antica e popolata da millenni, quasi che il tempo si fosse fermato, perdendoci rapiti in un luogo divenuto tanto ricco di storia quanto senza tempo. E’il caso senz’altro della Necropoli di Montessu presso Villaperuccio, in pieno Sulcis, dove, in un anfiteatro naturale si trovano oltre 40 tombe e Domus de Janas, spesso assai complesse e disposte in maniera simmetrica secondo un disegno che pare preordinato. 

Pensate che il percorso si snoda lungo il costone rachitico della giara per circa 2 chilometri, in un parco archeologico di quasi 50 ettari (che include anche i complessi megalitici prenuragici, l’allèe couverte e i nuraghi “S’Angioni“e “Sa Corona sa Figu“).  La necropoli è stata datata al neolitico finale in ambito culturale di San Michele di Ozieri, stiamo parlando di circa 5 mila anni fa!

10 mila visitatori alla Necropoli di Montessu:

Panoramica sulla necropoli di Montessu – Foto di Cristiano Cani (CC BY-SA 3.0)

La buona notizia è che questa incredibile necropoli, con le domus de janas più belle dell’intero sud Sardegna, ha riaperto dopo alcuni mesi di chiusura per mancanza di fondi a causa dei tagli alla cultura. E’ un gran bene visti i numeri importanti fatti registrare dal sito, ben 10 mila visitatori l’anno.

Le Domus de Janas della Necropoli di Montessu:

Lo schema planimetrico predominante è quello pluricellulare, con camera maggiore circondata da più nicchie sopraelevate, le camere sono inoltre precedute da vestiboli curvilinei o rettangolari, gli ingressi sono chiusi da portelli di pietra incassati in riseghe (arretramento della faccia esterna o interna dei muri, ndr) o in cavità scavate sulla soglia – come si legge sul sito regionale di Sardegna Cultura – . Altre sepolture, caratterizzate da ambienti quadrangolari, presentano profondi vestiboli in parte ricavati nella roccia e in parte delimitati da strutture ortostatiche, un’anticella e due camere disposte in successione assiale longitudinale. Cavità, nicchiette e coppelle fungono da luogo di posa di elementi di corredo o alludono al culto della dea-madre neolitica.

Chiusino delle domus de janas di Montessu – Foto SulcisExplorer

Tra gli aspetti più interessanti di questo sito vi sono le tante decorazioni che permettono anche di dare un nome alle diverse tombe, si trovano infatti motivi a spirale e corna taurine incisi in bassorilievo nella roccia, che ci rimandano a millenni or sono, alle incisioni analoghe dell’antica britannia megalitica e all’ era del toro. Si trovano ancora anche ampie tracce di colore rosso, tanto caro anche agli egizi essendo il colore che nell’antichità stava per la rigenerazione (si pensi anche alla fase della rubedo nell’ alchimia).

La tomba delle spirali:

Spirali nell’omonima domus de janas di Villaperuccio – foto di SulcisExplorer

Nella tomba delle spirali un ampio corridoio esterno permette l’ingresso ad una piccola anticella sopraelevata; da questa si accede alla camera sepolcrare a pianta semicircolare, con un bancone perimetrale tripartito. La volta è purtroppo crollata permettendo però una più facile fruizione della sua ricca decorazione interna:

Denti di lupo rifasciati di ocra rossa, il colore del sangue rigeneratore, nell’anticella; una protome taurina scolpita nella parete d’ingresso della cella; spirali simboleggianti gli occhi o i seni della dea-madre, festoni, motivi curvilinei a candelabro, nonché la falsa porta che indica il passaggio all’aldilà. 

La tomba delle corna:

Alcune delle corna scolpite nelle domus de janas di Villaperuccio – foto di SulcisExplorer

Tomba a proiezione verticale con pozzetto d’accesso, essa si distingue dalle altre per la presenza, in varia forma, delle corna alludenti al culto del dio-toro, scolpite sia nella volta che nel gradino ai piedi dell’ingresso della domus.

Sa grutta de is procus:

Sa grutta de is procus vista dall’esterno – Foto di Cristiano Cani (CC BY-SA 3.0)

Ma sono molte le tombe delle quali si dovrebbe parlare, come le così dette tombe santuario per le loro dimensioni: domus de “Sa Cresiedda” e “Sa Grutta de is Proccus“. Che si presentano con un ingresso monumentale alto circa due metri, anticella, e camera di fondo separata dall’anticella, mediante una parete forata da due aperture laterali e da un piccolo portello centrale. Quest’ultima è forse la più fotografata.

Ancora sa Grutta de is procus da un’altra angolazione – Foto di Giulio Concu

Giorni, orari e prezzi di visita della Necropoli di Montessu:

Il sito è aperto tutti i giorni, dalle ore 9,00  alle ore 17,00.

  • Biglietto intero: 5 euro
  • Biglietto ridotto (bambini fino ai 12 anni o per gruppi di oltre 15 persone): 3 euro

Per maggiori informazioni e aggiornamenti:

Il sito è gestito attualmente da Mediterranea Coop, che potete contattare sia via telefono allo 0781.64040 (dal lunedì al venerdì), che via email info@mediterraneacoop.it.

Dove si trova e come arrivare alla Necropoli di Montessu:

Ringrazio per la concessione della foto gli amici di Sulcis Explorer, l’immancabile Cristiano Cani, Giulio Concu, e l’associazione culturale Nurnet con Nicola Castangia (foto copertina).

ALTRE INFORMAZIONI UTILI SUI SITI ARCHEOLOGICI DELLA SARDEGNA:

Tutti i nostri articoli su archeologia e antichi monumenti in Sardegna

Cartina archeologica della Sardegna

Mappa beni paesaggistici e identitari della Sardegna, guardala adesso!

Nurnet: Mappa dei Nuraghi, Domus de Janas, pozzi sacri e villaggi nuragici finalmente online!

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This post was published on 29 Febbraio 2016 10:11

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Pubblicato da
Daniele Puddu

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