Il plinto in calcestruzzo di un palo alto 7 metri della rete elettrica a bassa tensione posizionato esattamente sopra una tomba dei giganti, succede a Sarroch, come riportato da Nurnet, alla quale stanno giungendo segnalazioni e fotografie da tutta l’isola. Ma questo caso è del tutto particolare, perché come dice Franco Serreli, che ha inviato la segnalazione: “Chi è appassionato di Sardegna e di archeologia, spesso si trova a scoprire spiacevolmente cose che non si aspetta, monumenti trascurati, dimenticati o in balìa dei vandali; ma quando si trova di fronte a degli scempi, perpetrati consapevolmente da chi ha responsabilità, viene colto da autentica indignazione. Uno di questi riguarda la Tomba di Giganti di San Liberno, in territorio di Sarroch. Non c’è molto da commentare, ognuno esprimerà il suo pensiero vedendo le foto, voglio solo dire che, oltre alla rabbia, mi ha lasciato un senso di profonda tristezza“. Sono sue le foto di questo articolo.
La Tomba dei giganti di San Liberno – che peraltro è perfettamente orientata verso l’alba del solstizio d’inverno – non è che una delle tante emergenze archeologiche di questo grande comune industriale alle porte di Cagliari, come non citare infatti lo scempio nel quale versa il bellissimo nuraghe Antigori, con il suo fascio di fortificazioni che cinge ancora la sommità del colle che svetta proprio di fronte alla Polimeri Europa, con vista sulla raffineria della Saras; o della vicina tomba dei giganti, ormai quasi irriconoscibile e irrintracciabile, dopo che qualcuno l’ha divelta con una ruspa alla ricerca di chissà quali immaginifici tesori (come raccontatomi da amici del luogo).
Nurnet ha a mio parere un grande merito quello di aiutarci a conoscere meglio il nostro territorio, si può infatti difendere in maniera adeguata solo ciò che si ama, ma per amare qualcosa occorre prima di tutto conoscerla. Vi segnalo perciò un nuovo aggiornamento del geoportale archeologico Nurnet, la mappa interattiva e georeferenziata dei nuraghi, domus de janas, menhir, tombe dei giganti, pozzi sacri e villaggi nuragici della Sardegna che adesso è anche responsive, si adatta cioé anche a smartphone e tablet!
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This post was published on 16 Aprile 2014 09:27
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Non si tratta di una tomba dei giganti ma di un nuraghe, il danno risale, più o meno, alla fine degli anni '80.
Troppa approssimazione da parte di Nurnet che fa passare la "notizia" di un proprio censimento, censire significa altro un bene culturale significa altro! Occorrono serietà, competenza scientifica e soprattutto professionalità!
Gentile Ginevra, non comprendo a che censimento ti stia riferendo nel caso in specie, ma vorrei osservare che non ci vuole alcuna competenza scientifica e professionalità per affermare che il palo è comunque uno schifo, indipendentemente dal fatto che la sua base d'appoggio sia un nuraghe o una TdG.
Così tanta serietà e professionalità da chi lo fa di mestiere che in 60 anni di autonomia nessuno aveva censito nulla pur avendo risorse economiche e capitali umani "competenti" né fatto segnalazioni con l'impatto mediatico che c'è stato con Nurnet. Mi dispiace leggere certe critiche. Credo invece sia necessario andare fra la gente, coinvolgerla e farla sentire parte di un progetto, non starsene dentro una biblioteca a fare proclami guardandosi in cagnesco con chi siede al proprio fianco per la paura che rubi l'idea per l'articolo da mandare alla rivista. Poi i fatti mostrano la differenza fra parlare e fare. Il resto è un rumore bianco. Si potrebbe invece, anziché criticare in modo poco costruttivo, collaborare affinché questi "errori" ( in ogni non è certo si tratti di un nuraghe, o quantomeno non vi è uniformità di pareri fra gli archeologi) vengano ridotti al minimo. Il mio vuole essere un invito a un cambio di prospettiva. Concludo con una storia alla quale sono particolarmente legato: Lo studente andò dal maestro. "maestro senti il mio aiku: <> Il maestro disse: <>". Se vuoi aiutarci, anziché criticare senza darci indicazioni di cosa non va e come risolverlo, contattaci perché di gente competente ve n'è un gran bisogno.
(nurnet@tiscali.it è il contatto)
Nicola Manca
(Nurnet)
(p.s. io di mestiere mi occupo di statistica e analisi dei dati e il concetto di censimento è perfettamente collimante con la teoria statistica)
Rispondo io anche se non sono socio di Nurnet. L'associazione in questo caso si è limitata a rilanciare una segnalazione arrivatale da un socio che ha scattato queste foto durante un'escursione. A vederle così anche io avrei scommesso sulla tomba dei giganti, ma non conosco il sito di persona, quindi non mi esprimo.
Quello che posso dire è che Nurnet è un progetto partecipativo rivolto all'intera comunità sarda, non solo ai professionisti. Questi ultimi però possono sempre intervenire per chiarire, correggere gli errori e condividere le proprie conoscenze.
Chiudo dicendo che tomba dei giganti o nuraghe fa poca differenza ai fini dello scempio, quel palo non ci fa nulla su un monumento storico e deve essere quanto prima rimosso.