Isola di Budelli torna Riserva integrale: La storia ormai la conoscete, ma sta diventando una telenovela con colpi di scena a ripetizione. Giova ripercorrere ancora una volta i passi principali della vicenda. Era infatti il giorno di San Valentino del 2014 quando l’Ente Parco orgogliosamente annunciò di aver esercitato il diritto di prelazione sull’acquisto dell’Isola di Budelli, che era stata appena comperata all’asta per quasi 3 milioni di euro da un milionario neozelandese, tale Michael Harte, arrivato con fama di ecologista. Il magnate del mondo di sotto però non si arrese così facilmente e dette mandato ai suoi legati, vincendo la causa perché l’Ente Parco avrebbe potuto riscattare l’isola solo in presenza del così detto “Piano del parco” – fondamentale strumento di gestione del territorio dell’area naturale protetta – che invece mancava.
Di qui la sentenza del Consiglio di Stato, poi recepita dal Tribunale civile di Tempio Pausania, l’isola torna a Michael Harte, proprio due settimane dopo che il consiglio direttivo dell’ Ente Parco de La Maddalena aveva deciso per un allentamento dei vincoli su quasi tutta l’area (risparmiando per fortuna la spiaggia Rosa). In soldoni significa che un’isola nella quale non si poteva neanche approdare senza essere accompagnati dalle guide del parco perché riserva integrale e sulla quale non poteva essere piantata manco una tenda, d’improvviso diventava un territorio nel quale si potevano riqualificare i diversi caseggiati in rovina presenti.
Perciò la scorsa settimana l’incontro fra le parti al Ministero dell’Ambiente, i legali di Mr. Harte presentano il piano di sviluppo incentrato su un osservatorio della biodiversità, ma – nel gelo generale – cominciano a sciorinare progetti di recupero dei caseggiati, con raddoppio delle cubature, nascita di pontili sul mare e boe di ormeggio riservate agli yacht (vedete alcune foto dei progetti sopra e sotto, accompagnate dalle didascalie come diffuse dall’onorevole Mauro Pili). Un piano complesso che va a interessare anche i proprietari delle vicine isole di Razzoli e Santa Maria con fari e altri ruderi che potrebbero diventare residenze di lusso, e con una sorta di mare interno navigabile solo dai proprietari e dai loro ospiti (o clienti). Piano che scatena la pronta opposizione delle associazioni ecologiste isolane.
Adesso però il retrofront dell’Ente Parco che il 30 ottobre 2015 decide all’unanimità di trasformare di nuovo l’isola di Budelli in riserva integrale, grazie ad un emendamento voluto dal presidente del Parco, Giuseppe Bonanno, che ribalta la votazione di qualche settimana prima e respinge il “putch” di Mister Harte, almeno per ora. Possiamo scommetterci infatti che la storia non sia ancora finita, anche perché partono subito le polemiche dei consiglieri dissidenti (che pure hanno votato a favore del ripristino della riserva integrale), il cui parere viene così riportato da Sardinia Post:
Ieri, con un colpo di mano maldestro Bonanno ha forzato i lavori introducendo un voto su una cosa che era stata già votata e non poteva essere rivotata: la riserva integrale su Budelli. Il Consiglio si era già espresso, due settimane fa, per aumentare i divieti sulla Spiaggia Rosa e sugli scogli a ovest, lasciando invariato il resto. Questa scelta era stata fatta innanzitutto perché i dati scientifici dicono che Budelli non ha le caratteristiche della riserva integrale ma richiede una riserva generale, una zona B, un livello più che sufficiente a fermare ogni speculazione edilizia, visto che prevede solo la possibilità di restaurare dei ruderi conservandone l’aspetto originario.
Quella che Pili e Bonanno cercheranno di intascarsi come una vittoria, si configura come un dispetto ai Maddalenini e a tutti i Sardi, e farà un baffo al legittimo proprietario che per le stesse regole del Piano avrà il diritto di entrare a casa sua e di farsi accompagnare da familiari e amici.
Voi come la pensate? Questa intanto è la spiaggia rosa:
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photo credit: lamaddalenapark via photopin cc
This post was published on 1 Novembre 2015 17:07
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