Fabio Aru vince la Vuelta 2015: Da ieri la Spagna e l’Europa conosceranno la Sardegna anche per un altro motivo, mentre nel resto del mondo ci sarà una possibilità in più che si venga a sapere della nostra esistenza, il merito è tutto di Fabio Aru, ciclista di Villacidro, che dalle rampe del paese del Medio Campidano ha prima scalato da protagonista il Giro d’Italia arrivando prima terzo e poi secondo, quindi quelle della Vuelta 2015, vincendola ed entrando nell’Olimpo dei più grandi.
Se al Giuro si era infatti presentato vincendo la tappa di Montecampione (dove vinse anche un certo Pantani), Fabio è diventato solo il sesto italiano a vincere la corsa spagnola, assieme a nomi storici che mettono i brividi: Conterno (1956), Felice Gimondi (1968), Battaglin (1981), Giovannetti (1990) e Vincenzo Nibali (2010).
E non è stata una passeggiata, Nibali ha dovuto mettere in mostra tutte le sue doti, sangue freddo e coraggio su tutte, oltre a talento e tattica, grazie anche ad una squadra che dopo qualche errore si è rifatta nel tappone di sabato, per una Vuelta all’insegna dello spettacolo. Già maglia rossa metà Vuelta infatti, di Aru si ricordano le battaglie sul filo dei secondi prima con lo spagnolo Purito Rodriguez, poi con l’olandese Dumoulin, capace quest’ultimo di fare il vuoto nella cronometro ed ergersi così in testa alla classifica generale con 3 secondi di vantaggio su Fabio Aru. Secondi che diventano 6 il giorno successivo per una distrazione della Astana, che si rifarà con gli interessi nella penultima tappa.
Attacco a 50 chilometri dell’arrivo, Landa e Aru aiutati in discesa da due compagni di fuga che fanno il vuoto, Dumoulin senza squadra – era stata costruita per supportare il velocista Degenkolb vincitore anche a Madrid – e arriva a 4 minuti. Aru è il nuovo campione di Spagna, il Cavaliere dei 4 mori che adesso tutto il mondo conosce e, con esso, anche la Sardegna.
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This post was published on 14 Settembre 2015 11:12
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