Tempio di Antas: Vi ho parlato da poco della nuova cartina archeologica della Sardegna, che cita 50 siti ritenuti in qualche maniera più importanti, tra di essi manca però il Tempio di Antas, ragione per la quale ho deciso di scrivere questo articolo. Si tratta di un tempio romano dedicato all’adorazione del Dio eponimo dei sardi Sardus Pater Babai, che sorge sui resti di una precedente struttura sacra punica, lì dove già i nuragici praticavano il culto degli antenati (probabilmente si trattava di un santuario intercantonale).
La particolarità di questo tempio è la sua ubicazione, si trova infatti isolato nei monti dell’iglesiente, molto lontano da città e insediamenti umani (ad una decina di chilometri circa a sud del paese di Fluminimaggiore), fatto che gli conferisce ancora maggior fascino. Lo si scorge infatti già dai tornanti sovrastanti della SS125 (che collega Iglesias a Fluminimaggiore), immerso nel verde della vallata, uno spettacolo davvero emozionante, sembra di cambiare epoca e di immergersi nel mondo antico. Personalmente vi consiglio di visitarlo in primavera, con i campi in fiore e le colline intorno letteralmente coperte di rosmarino, anch’esso fiorito.
In realtà in antichità il sito era assai frequentato, soprattutto per gli abbondanti giacimenti di piombo e ferro, tanto che la valle di Antas è stata più volte citata come una delle possibili sedi di Metalla, la famosa città mineraria romana, mai rintracciata con certezza, tanto da essere divenuta quasi un mito. Nei pressi del Tempio di Antas si trova l’antico villaggio nuragico (risalente al 1200 a.C.), mentre a 20 minuti di cammino si trova la vecchia cava romana (dalla quale furono estratti i massi calcarei utilizzati per costruire il tempio, si prosegue dietro il tempio, la passeggiata è molto bella). Dal sito stesso inoltre parte la strada romana, che ricalca il precedente percorso nuragico verso le Grotte di Su Mannau, considerata una delle 10 più belle d’Italia dal Touring Club Italiano, altro luogo sacro nuragico, vi si praticava infatti il culto delle acque, come testimoniato dalle tante lucerne ad olio e navicelle votive ivi ritrovate.
Tornando al Tempio di Antas esso fu un importante centro religioso della Sardegna Punica (cioè Cartaginese) – curiosamente non risultano tracce di una frequentazione fenicia – , che edificarono un edificio sacro dedicato al Dio Sid Addir Babay (500 a.C.), costruito attorno alla grande roccia sacra, un affioramento calcareo di 3 x 4.25 metri. Sulla roccia sacra gli scavi degli archeologi hanno peraltro evidenziato tracce esistenti di bruciato, che documentano i sacrifici alla divinità. Il tempio punico si trova immediatamente sotto la gradinata di accesso al tempio romano.
Il tempio che vediamo oggi è quello romano, come restaurato negli anni ’60, il sito era stato infatti pesantemente vandalizzato dai cercatori di tesori. Venne edificato per volere dell’imperatore Augusto (27 a.C.-14 d.C.) e dedicato all’adorazione del Dio Sardus Pater Babai, successivamente venne restaurato durante Caracalla (213-217 d.C.).
Nell’epigrafe si legge: “Imperatori Caesari M. Aurelio Antonino. Augusto Pio Felici templum dei Sardi Patris Babi vetustate conlapsum … A … restituendum curavit Q Coelius o Cocceius Proculus“, che gli studiosi traducono con “in onore dell’imperatore Marco Aurelio Antonino Augusto, Pio Felice, il tempio del dio Sardus Pater Babi rovinato per l’antichità fece restaurare Quinto Celio (o Cocceio) Proculo“. Il che permette di datare con certezza il monumento.
In antichità il Tempio di Antas fu piuttosto famoso se è vero che venne citato persino dal celebre geografo egiziano Tolomeo (II sec d.C.).
Non vi annoio con le sue caratteristiche tecniche, il numero di colonne, gli ambienti, vi dico solo che il tempio conserva tracce degli antichi mosaici. Se interessati vi lascio a un’esaudiente guida in pdf dedicata al Tempio di Antas, attraverso la quale potrete togliervi qualsiasi curiosità (sono ben 74 pagine con foto, mappe, planimetrie).
Il sito è gestito dalla Cooperativa StartUno, ed è aperto tutti i giorni questi sono gli orari di visita:
Costo del biglietto per visitare l’area archeologica, come riportato sul sito sito ufficiale:
Il Tempio di Antas si trova nel sud ovest della Sardegna, tra Iglesias e Fluminimaggiore.
Per maggiori informazioni su Fluminimaggiore su dove mangiare e dormire, vi consiglio anche questo ebook dedicato al territorio.
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photo credit: La foto panoramica del Tempio del Sardus Pater è di Beckstet (licenza Attribuzione-Condividi allo stesso modo 3.0 Unported), le foto frontali sono mie, le foto delle colonne del Tempio Di Antas sono da Flickr, via photopin (license), la foto dell’iscrizione è romana è della Regione Sardegna via Comune di Fluminimaggiore.
This post was published on 25 Agosto 2015 12:18
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