Non è un segreto che la Sardegna sia una delle mete più amate dai turisti di tutto il mondo e non gli italiani. Secondo i dati della regione, gli arrivi negli aeroporti e porti sardi del 2023 sono aumentati sia rispetto all’anno precedente che rispetto al 2019. Già a fine giugno 2023, gli arrivi in Sardegna ammontano a 2.568.741, promettendo una stagione da record per l’isola. Con l’iniziativa dell’ Assessorato del Turismo sardo, l’iniziativa “Destinazione Sardegna” sta diventando una realtà.
Tra le mete più amate in regione c’è sicuramente la Gallura con le sue spiagge cristalline amate da viaggiatori di tutto il mondo. Infatti, sono gli stranieri a preferire quest’area dell’isola, secondo i dati di Sardegna Turismo. Con il 46% del totale delle presenze in Sardegna, la Gallura è diventata internazionale e il 50% degli hotel della zona ha ospitato turisti stranieri. Tra le destinazioni preferite c’è Arzachena, col oltre 639,000 stranieri.
Insomma, i viaggiatori internazionali che scelgono il Sud Italia scelgono la Gallura. Anche quando paragonata alle altre aree del paese, il 15% dei turisti stranieri che sceglie il Meridione sceglie proprio la Gallura.
Senza dubbio, molto del successo della Sardegna è dovuto alla bellezza dell’isola che offre anche cibo delizioso e città d’arte uniche. Altrettanto fondamentale per il successo sardo è la digitalizzazione, soprattutto le campagne online di marketing e promozione che attraggono gli utenti stranieri. È il turismo 4.0, che include sperimentazioni ed innovazioni come i caschi a realtà virtuale per visitare la Sardegna direttamente da casa. O per costruire un’itinerario su misura.
Per portare l’industria del turismo sarda nel mondo digitale ci sono anche iniziative come il Progetto Sardegna #WestCoast nato per creare una struttura ricettiva efficiente ed organizzata. Un territorio di 37 comuni che rende l’isola sostenibile e digitale, grazie alla tecnologia.
La collaborazione tra tech e tradizione è cruciale per portare l’isola al futuro. Altre industrie italiane lo fanno già. Come quella meccanica, che unisce l’uso di strumenti tradizionali e cruciali come le chiavi inglesi a nuove tecnologie come i sensori. La stessa collaborazione avviene per il settore turistico sardo.
Se ci sono strumenti come i caschi a realtà virtuale, ci sono anche iniziative offline che mirano a promuovere una Sardegna sostenibile e sempre bella.
Tra queste ci sono i cammini, esperienze di viaggio che attraggono viaggiatori escursionisti. Per la promozione del turismo lento, ad ottobre ci sarà la seconda edizione di “Noi camminiamo in Sardegna“, un progetto che include 15 percorsi in tutta la regione che vengono testati da esperti e giornalisti. Con otto destinazioni di pellegrinaggio, come Orgosolo e Dorgali, questa iniziativa promuove un nuovo tipo di turismo in Sardegna.
Altrettanto importanti sono idee come “Monumenti Aperti”, la cui ultima edizione si è tenuta la scorsa estate. Oppure l’iniziativa Autunno in Barbagia per scoprire i borghi antichi nel cuore dell’isola, come Bitti e Orune. I partecipanti potranno vivere esperienze uniche in luoghi che non sono conosciuti dal turismo di massa. Lontano dalle mette più turistiche, questa è la Sardegna più autentica.
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This post was published on 24 Settembre 2023 13:40
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