Torna il GALSI: era il 2014 quando il Galsi venne accantonato in favore di contratti pluriennali di fornitura di gas con il colosso russo Gazprom. La guerra in Ucraina era molto lontana e si puntò alla soluzione più facile, utilizzando i gasdotti già esistenti, mettendo ancora una volta in secondo piano i bisogni della Sardegna, che grazie al metano avrebbe potuto abbattere la sua bolletta elettrica del 40%.
E ciò nonostante il Galsi facesse parte dei progetti infrastrutturali in campo energetico ritenuti prioritari dall’Unione europea e riceverà un finanziamento di 120 milioni di euro nel quadro del “Programma di sostegno alla ripresa economica tramite la concessione di un sostegno finanziario comunitario a favore di progetti nel settore dell’energia“, conosciuto anche con la sigla inglese EEPR (European Energy Programme for Recovery).
Un errore strategico grave, perché una nazione deve sempre diversificare i propri acquisti per non essere ricattabile da nessun fornitore. Un errore che adesso stiamo pagando salato.
Fatto sta che il viaggio del premiere Giorgia Meloni in Algeria di questi giorni ci porta in dote, di nuovo il Galsi:
Abbiamo raggiunto un accordo con l’Italia per realizzare un progetto per un nuovo gasdotto che arrivi in Sardegna. Sarà un gasdotto speciale che non è simile a quello esistente. Trasporterà gas, idrogeno, ammoniaca e anche l’elettricità.
Abdelmadjid Tebboune, presidente dell’Algeria, durante la conferenza stampa congiunta con Giorgia Meloni.
I tempi? Si parla di breve durata, ma siamo sicuri che si farà di tutto per accelerare, vista la situazione internazionale. Anche se ci sono alcune sfide tecnologiche, al momento della progettazione infatti il Galsi doveva essere il gasdotto sottomarino più profondo mai realizzato, fino a 2885 metri di profondità.
Il Galsi è un gasdotto – acronimo di “Gasdotto Algeria Sardegna Italia” – che dovrebbe portare il gas dei giacimenti algerini a Porto Botte, Sud Sardegna, in territorio di San Giovanni Suergiu. Il collegamento dovrebbe poi proseguire via terra fino a Olbia, dove un tratto sottomarino farebbe arrivare il gas a Piombino, in Toscana.
Per la Sardegna vorrebbe dire avere finalmente il gas metano, dopo decenni di attesa.
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This post was published on 24 Gennaio 2023 10:03
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