Area Marina Protetta Capo Testa – Punta Falcone, zonizzazione e cosa si può fare!

Area Marina Protetta Capo Testa – Punta Falcone: da quando alcune aree marine protette, penso ad esempio a quella di Tavolara – Punta Coda Cavallo in Gallura o a quella di Capo Carbonara a Villasimius, hanno dimostrato di poter diventare un autentico volano per il turismo, in quanto favoriscono il ripopolamento dei mari e lo sviluppo sostenibile, attraendo i tanti turisti sempre più sensibili alle questioni ambientali, in Sardegna si sta assistendo ad un forte aumento di interesse verso nuove AMP (acronimo per “Area Marina Protetta“).
La nuova AMP di Santa Teresa Gallura:
Vi abbiamo già accennato ad esempio dei progetti in corso di sviluppo a Chia e Sant’Antioco nel sud Sardegna, mentre oggi vi parliamo approfonditamente dell’Area Marina Protetta Capo Testa – Punta Falcone, istituita con Decreto Ministeriale 17 maggio 2018 (GU n. 206 del 5 settembre 2018) sul magnifico litorale di Santa Teresa Gallura, nell’estremo nord est sardo.

Un’area che racchiude nel suo vasto perimetro di oltre 5000 ettari, non solo un mare da favola e tante spiagge uniche, ma anche paesaggi costieri di rara bellezza. Queste sono le spiagge di Capo Testa e Santa Teresa Gallura (mappa, foto, info utili, come arrivare).
Interessante è anche le finalità che si è data l’Area Marina Protetta, non solo la mera la conservazione del paesaggio, ma anche l’attivazione di processi e percorsi che siano in grado di dimostrare il valore economico e sociale della tutela ambientale. Perché se vogliamo che i parchi siano amati e rispettati dalla popolazione residente, allora essi devono contribuire a creare maggior ricchezza per il territorio.
Zonizzazione Area Marina Protetta Capo Testa – Punta Falcone:
L’Area Marina Protetta è suddivisa in quattro zone (A, B, Bs e C) con diverse regole di accesso e limitazioni nella loro fruibilità: riserva integrale, generale, generale speciale e parziale.
Il regolamento infatti è appena stato varato, vediamo prima la cartina con la zonizzazione, poi cosa si può fare in ciascuna zona.
Cosa si può fare nella riserva integrale (A):
- le attività di soccorso e sorveglianza;
- le attività di servizio svolte per conto del soggetto gestore;
- le attività di ricerca scientifica debitamente autorizzate dal soggetto gestore dell’AMP;
Insomma niente balneazione, niente immersioni, niente natanti e niente pesca.
Cosa si può fare nella riserva generale (B):
- le attività consentite in Zona A;
- la balneazione;
- la navigazione, esclusivamente in assetto dislocante, a velocità non superiore a 5 nodi, entro la distanza di 300 metri dalla costa, e a velocità non superiore a 10 nodi, entro la fascia di mare compresa tra i 300 metri e i 600 metri di distanza dalla costa;
- l’accesso alle unità a vela, a remi, a pedali o con propulsore elettrico;
- l’accesso ai natanti, ad eccezione delle moto d’acqua o acquascooter e mezzi similari, e alle imbarcazioni in linea con i requisiti di eco-compatibilità di cui al comma 2;
- l’accesso alle imbarcazioni che non sono in linea con i requisiti di eco-compatibilità di cui al comma 2, per dodici mesi a decorrere dalla data di pubblicazione del Regolamento di Disciplina;
- l’accesso alle unità nautiche adibite al trasporto passeggeri e alle visite guidate autorizzate dal soggetto gestore;
- l’ormeggio ai natanti e alle imbarcazioni, in siti individuati dal soggetto gestore mediante appositi campi boe, posizionati compatibilmente con l’esigenza di tutela dei fondali;
- l’ancoraggio ai natanti e alle imbarcazioni, al di fuori delle aree particolarmente sensibili, individuate e segnalate dal soggetto gestore, compatibilmente alle esigenze di tutela dei fondali;
- le visite guidate subacquee, svolte compatibilmente alle esigenze di tutela dei fondali, organizzate dai centri di immersione subacquea autorizzati dal soggetto gestore e aventi sede legale nel comune di Santa Teresa Gallura alla data di entrata in vigore del Regolamento di Disciplina;
- le immersioni subacquee, svolte compatibilmente all’esigenza di tutela dei fondali e autorizzate dal soggetto gestore;
- l’osservazione dei mammiferi marini, secondo il codice di condotta di cui al comma 3 del Regolamento di Disciplina;
- l’esercizio della piccola pesca artigianale e l’attività di pescaturismo, riservate alle imprese di pesca che esercitano l’attività sia individualmente, sia in forma cooperativa, aventi sede legale nel Comune di Santa Teresa Gallura alla data di entrata in vigore del Regolamento Disciplina, e ai soci delle suddette cooperative inseriti alla stessa data nel registro di ciascuna cooperativa;
- la pesca sportiva, con lenza e canna, autorizzata dal soggetto gestore e riservata ai residenti nel Comune di Santa Teresa Gallura;
Cosa si può fare nella riserva generale speciale (BS):
- le attività richiamate per la Zona B, tranne la pesca, proibita sia come piccola pesca artigianale e l’attività di pescaturismo, sia come pesca sportiva, con lenza e canna.
Cosa si può fare nella riserva parziale (C):
- le attività consentite in Zona B;
- l’accesso alle navi da diporto in linea con i requisiti di eco-compatibilità di cui al comma 2 del Regolamento di Disciplina;
- l’ormeggio alle unità da diporto in linea con i requisiti di eco-compatibilità di cui al comma 2 del Regolamento di Disciplina, in siti individuati dal soggetto gestore mediante appositi campi boe, posizionati compatibilmente con l’esigenza di tutela dei fondali;
- la pesca sportiva con lenza e canna autorizzata e contingentata dal soggetto gestore sulla base delle esigenze di tutela dell’area marina protetta, ai soggetti equiparati ai residenti nel Comune di Santa Teresa Gallura sulla base delle discipline adottate dal soggetto gestore con il Regolamento di Disciplina.
Protezione dei Cetacei:
Interessante, all’articolo 5, l’individuazione di una fascia di osservazione per le attività di osservazione dei mammiferi marini, entro la distanza di 100 metri dai cetacei avvistati, ed una fascia di avvicinamento entro 300 metri dai cetacei avvistati. Insomma:
- non è consentito avvicinarsi a meno di 100 metri dagli animali;
- non gli si può dare da mangiare;
- è vietata la balneazione;
- non si può rimanere più di 20 minuti in tale fascia.
Qui il regolamento completo sulle attività di osservazione dei mammiferi marini.
Per maggiori informazioni e aggiornamenti:
L’AMP è giovanissima, potrebbero rendersi necessari degli adeguamenti dei regolamenti, ad ogni modo per una sua conoscenza più approfondita vi rimandiamo al sito ufficiale dell’Area Marina Protetta Capo Testa – Punta Falcone.
Hotel, Resort, B&B e Case Vacanza a Santa Teresa Gallura:
Sono tante le opportunità per soggiornare a Santa Teresa Gallura, dalle ville con piscina agli appartamenti sul mare. Dagli hotel di prestigio ai B&B a basso costo, dipende insomma dai propri bisogni , necessità e desideri.
Vediamo le offerte più interessanti dal centro storico a Santa Reparata, da Ruoni a La Marmorata, da Porto Pozzo a La Colba:
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Santa Teresa Gallura sulla mappa:
Dove si trova Santa Teresa Gallura? Come il nome fa intuire siamo in Gallura, Santa Teresa è infatti il comune più a nord della Sardegna, proprio di fronte alla Corsica, tanto che vi si può imbarcare per Bonifacio, anche con lo scafo veloce (soli 20 minuti).
Copyright: tutte le foto di questo articolo vengono dal sito del’Area Marina Protetta.